L’Assemblea dei soci di ANIE (industrie elettrotecniche e elettroniche) ha eletto il 24 gennaio 2022 a Milano Filippo Girardi alla guida della Federazione per il prossimo quadriennio. UNAGA augura buon lavoro con l’auspicio di una collaborazione con la stampa specializzata per un’informazione sempre più competente al servizio dei cittadini.
“Il 2022 sarà un anno decisivo. Un anno di grandi sfide in cui si dovrà consolidare la ripresa economica del nostro Paese e renderla strutturale – ha detto Girardi –. Un’occasione unica e irripetibile per accompagnare l’Italia verso uno “Sviluppo Sostenibile” equo e inclusivo e spingere la digitalizzazione della PA, delle imprese e di tutto il tessuto produttivo mettendo al centro le persone: valore indiscusso delle nostre aziende”. Questi i punti centrali del programma, che, insieme al tema dell’aumento delle materie prime e dell’energia e la revisione del Codice dei Contratti pubblici, Girardi affronterà insieme ai tre Vicepresidenti. Fanno parte della squadra i nuovi Vicepresidenti Giordano Bruno, con delega alla Transizione Green e Sviluppo Sostenibile, Renato Martire, con delega alla Innovazione ed Education, Vincenzo de Martino, con delega ai Rapporti interassociativi. Profili di grande spessore professionale e civile che sapranno al meglio affrontare le sfide della ripartenza e le istanze delle imprese associate. Le imprese di ANIE stanno svolgendo funzioni fondamentali per il sistema Paese e saranno ancor più centrali nei prossimi anni in cui, il PNRR, dovrà essere pienamente implementato. Il know-how di ANIE e dei suoi associati potrà fornire un contributo fondamentale per pervenire a infrastrutture più moderne e sostenibili, città ed edifici “intelligenti” e energeticamente più efficienti, oltre all’apporto che possono dare alla digitalizzazione dei sistemi produttivi e della Pubblica Amministrazione.
“L’obiettivo della mia presidenza – conclude Girardi – è rendere ANIE riconosciuta nel Paese come l’insieme delle migliori aziende di innovazione italiana. Innovazione non solo tecnologica ma anche valoriale. Siamo portatori di sviluppo, ricerca, innovazione. Le nostre imprese sono il cuore del PNRR”.
ANIE Federazione, con oltre 1.500 aziende associate e circa 500.000 occupati, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 79 miliardi di euro (di cui 30 miliardi di esportazioni). Le aziende aderenti ad ANIE Federazione investono in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato.
Filippo Girardi, presidente e amministratore delegato di MIDAC Batteries (Soave, Verona). Vicepresidente della Federazione Anie nel precedente mandato, ed è Presidente di ANIE CSI, è inoltre vicepresidente di Confindustria Verona con delega alle relazioni industriali. Nato a Montecchio Maggiore (Vicenza) nel ’67, master in Business Administration presso CUOA Business School, Girardi è presidente e amministratore delegato di MIDAC Batteries dal 2001. Dal 2020 è vicepresidente di Eurobat, l’associazione europea di produttori di batterie, e vicepresidente di Ecopower, Consorzio nazionale per la gestione di accumulatori esausti.
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In linea con le strategie di sviluppo sostenibile del Gruppo Unifrutti di cui fa parte, Oranfrizer in Sicilia sta sperimentando nuove tecnologie al servizio dell’agricoltura per ottenere frutti migliori, piante più sane, ottimizzazione delle risorse impiegate e un maggiore rispetto per l’ambiente.
Il processo d’agricoltura di precisione comincia dall’acquisizione di dati con satelliti, droni e misurazioni in campo che consentono di monitorare il suolo e il fabbisogno idrico, lo stato di salute degli alberi, l’umidità del terreno, dell’aria e delle foglie, la quantità di vento e di luce, e le condizioni ambientali avverse. I dati raccolti ed elaborati da software specializzati offrono analisi utili agli agronomi che, in modo più scrupoloso, possono intervenire e migliorare la gestione degli agrumeti e la qualità dei frutti, ottimizzare l’uso dell’acqua e dei fertilizzanti, evitando al massimo gli sprechi. Già da molti anni gli agrumi di Oranfrizer sono completamente edibili, buccia compresa, perché sono il risultato di una difesa integrata, in campo e in post raccolta sono rigorosamente rispettati i limiti imposti dalla legge sull’uso dei pesticidi, con residui molto bassi sul raccolto (al di sotto del 70% rispetto al limite imposto dalla legge). Il livello di controllo aumenterà con queste nuove pratiche di agricoltura di precisione. “Per continuare a coltivare il futuro dell’arancia rossa in Sicilia – afferma Nello Alba, Ceo di Oranfrizer – intendiamo compiere scelte responsabili e tenere conto dell’impatto che l’uomo e i sistemi di produzione hanno sull’ambiente. Inoltre, mai come negli ultimi anni abbiamo potuto constatare le conseguenze del cambiamento climatico, nei nostri agrumeti si sono alternati lunghi periodi di siccità ed eventi alluvionali. Per condurre grandi imprese agricole, per gestire al meglio le risorse limitate, per difenderle da eventi imprevedibili, stiamo testando sistemi tecnologici avanzati che ci restituiscono informazioni utili e immediate, ci consentono di agire più attentamente a tutela del raccolto, a beneficio della sana e sicura alimentazione, e in modo rispettoso per la natura del nostro pianeta”.
I test sono avviati da Oranfrizer nel 2019, sono tutt’ora in corso e coinvolgono circa trenta ettari di coltivazioni localizzati alle pendici del vulcano Etna, nel cuore della Sicilia Orientale. Le arance sono tra i frutti protagonisti del progetto di Oranfrizer, in particolare quelle rosse. Le cultivar testate sono: le arance rosse Tarocco Ippolito, Sciara e Scirè, le arance bionde Navelina, Navel Powel, Lane Late, ed anche limoni, mandarini e melagrane. L’impegno in campo continua lungo il percorso produttivo, nello stabilimento di confezionamento di Scordia, nella Piana di Catania, che dal 2017 è alimentato al 30% da energia solare, ed al suo interno si stanno materializzando modifiche anche sui packaging che stanno progressivamente cambiando veste, con la riduzione dell’uso della plastica a favore della carta.
Le prime novità sono già sulla tavola, non solo con i frutti, ma anche attraverso la condivisione di informazioni e video digitali che in queste settimane vengono diffuse tra i consumatori all’interno dei reparti ortofrutta nei quali Oranfrizer è presente con un “cesto” di prodotti sempre più ampio di agrumi, frutti, ortaggi e spremute. Le attività nei punti vendita prevedono anche la diffusione di un ricettario a tema.
Il Chianti e il suo vino fa tendenza e lo conoscono tutti persino nel lontano Uzbekistan. Ritano Baragli, Presidente del Consorzio della Cantina Sociale Chianti Colli Fiorentini di Val Virginio a Montespertoli, che è anche vicepresidente del Consorzio Chianti del Presidente Busi, ha avuto visita e ricevuto una delegazione uzbeka che è giunta nella cittadina della provincia fiorentina.
Delegazione uzbeka al gran completo dal vice governatore della Regione Tashkent Jashmhid Shoakmedov, il Console Onorario Leonardo Comucci e da una funzionaria dell’ambasciata uzbeka in Italia. L’Uzbekistan è un Paese dell’Asia Centrale, ex repubblica sovietica. È noto per le moschee, i mausolei e i luoghi legati alla Via della Seta, l’antica rotta commerciale che collegava la Cina al Mar Mediterraneo. Samarcanda, la città più importante lungo la Via, ospita un importante esempio di architettura islamica: il Registan, una piazza delimitata da tre scuole religiose decorate con ricchi mosaici e risalenti ai secoli XV-XVII. Il Direttore del Consorzio Vino Chianti Marco Alessandro Bani ha mostrato alla delegazione le fasi della produzione, quelle promozionali, tutela e vigilanza nonchè le regolamentazioni che recitano le qualità del vino prodotto. Non potevano mancare per l’occasione alcune degustazioni. L‘Uzbekistan produce grossi quantitativi di uve, per lo più destinate al consumo diretto come frutta, solo infatti una quota del 20 per cento è destinata alla vinificazione. L‘Uzbekistan accoglierebbe molto volentieri il vino toscano di queste parti e sta pensando di organizzare in Oriente un Festival dell’Uva nella capitale TashKent nel 2022 in autunno e ha chiesto un supporto organizzativo.
Dunque un progetto concreto tra cui spicca inoltre un’Università dell’Enologia, altro progetto che le due aree così lontane nei confini ma vicini negli intendimenti vorrebbero prevedere a breve.
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A schizzare verso l’alto il prezzo della pasta, con un aumento che in pochi mesi ha raggiunto il 38%, ci hanno pensato più fattori. Come denunciato nei giorni scorsi dal Sole24Ore, il prezzo del grano è cresciuto del 90%, al quale si è aggiunto l’aumento dei costi delle altre materie prime e il drammatico rincaro delle bollette energetiche.
Ma il piatto nazionale per eccellenza, costa comunque poco. Una porzione di pasta industriale si attesta sui 20 centesimi. Il piatto di spaghetti della migliore semola italiana, lavorata con cura e lentamente essiccata a costa circa 60 centesimi. Lo conferma Carlo Latini, pioniere della selezione varietale dei grani, che dal 1991 ha ripreso la coltivazione del grano Senatore Cappelli, antica varietà italiana selezionata da Nazareno Strampelli padre della genetica, che produce a filiera corta nelle Marche la “Pasta Latini”, marchio artigianale tra i più rinomati in Italia.
Lo conferma anche il Pastificio Agricolo Mancini a Monte San Pietrangeli (FM), che rappresenta un’altra eccellenza nel panorama della pasta di grano duro. “Non acquistiamo grano ma lo coltiviamo direttamente, siamo riusciti così a mantenere il prezzo della pasta bloccato per tutto il 2021. Sebbene da gennaio 2022 il listino è stato rivisto del 10-15%, per compensare gli aumenti dei costi di produzione e, soprattutto, del significativo rialzo dei costi di coltivazione, i consumatori attenti non tradiscono il marchio Mancini e riteniamo che non ci sarà un cambiamento di abitudini.”
E bene sottolineare che il caffè bevuto al bar ha un incremento del 50%, raggiungendo il prezzo di 1,5 euro a tazzina, mentre il piatto principe della dieta mediterranea, piacere della tavola e presidio di valori del territorio, nonostante i rincari, è ben al disotto.
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Martedì 15 marzo 2022, alle ore 11:00, nella sede dell’Istituto di Cultura Meridionale a Napoli si terrà la cerimonia di consegna del Premio di giornalismo Francesco Landolfo. Saranno presenti, fra gli altri, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli e il presidente della FNSI, Giuseppe Giulietti.
Il premio, giunto alla decima edizione, ricorda e valorizza l’impegno nella professione di Francesco Landolfo, segretario dell’Ordine dei giornalisti della Campania, già vicedirettore del quotidiano Roma, fondatore e presidente dell’ARGA Campania, scomparso nel 2006. Nell’ambito del premio viene assegnata una targa in ricordo di Gianpaolo Necco, consigliere nazionale FNSI e UNAGA, a cui si deve il rilancio delle attività dell’ARGA. Di seguito i premi assegnati dalla giuria.
Carta stampata (ex aequo)
“Allo sportello del cielo” di Fabrizio Geremicca (Extra, Corriere del Mezzogiorno);
“La magia del mare pulito, l’uomo sporcherà ancora” di Teresa Palmese (Metropolis).
Menzioni speciali
“A tavola la confusione è servita” di Giuseppe Giorgio (Roma);
“IngannaPastore, la vite che promette miracoli” di Gianrolando Scaringi (Il Mattino).
Radio-televisione (ex aequo)
“Bioplastica biodegradabile per i retini per l’allevamento delle cozze, così salviamo il mare” di Andrea Caruso (Buongiorno Regione, Tgr Campania);
“Svendita del litorale, la pineta di Varcaturo e la vecchia foce nelle mani di un privato” di Gaetano Pragliola (TeleClubItalia).
Menzioni speciali
“La colatura di alici di Cetara diventa Dop” di Roberto Esse (Saporti in Tv, Piuenne);
“La Terra dei Fuochi continua a bruciare” di Alice Martinelli (Le Iene Show, Italia 1).
Web (ex aequo)
“G20 a Napoli, il ministro di Biden a San Giovanni: «Qui c’è la vera fonte d’ispirazione»” di Giuliana Covella (Il Mattino.it);
“Ornitologi sull’Appennino campano: gli uccelli stanno perdendo la bussola” di Pasquale Raicaldo (Repubblica.it).
Menzioni speciali
“Decarbonizzazione, utopia o realtà” di Ada Vittoria Baldi (NewsExpress.it)
“Sequestrati negli alvei fusti tossici e carcasse di animali a Marigliano” di Gabriella Bellini (La Provincia online).
Targa Gianpaolo Necco a “Il Future Food Institute e la valorizzazione del miele del Cilento” di Domenico Letizia (Cook magazine).
Il premio è indetto dal quotidiano Roma, dal Sindacato unitario giornalisti della Campania, dall’Odg e dall’ARGA Campania con il patrocinio morale dell’Ordine nazionale dei giornalisti e della FNSI. La giuria è composta da Antonio Sasso e Pasquale Clemente, direttori del quotidiano Roma; Claudio Silvestri, segretario del Sugc; Ottavio Lucarelli, presidente dell’Odg Campania; Geppina Landolfo, presidente ARGA Campania e vicepresidente nazionale UNAGA; Antonella Monaco, consigliere nazionale UNAGA; Gennaro Famiglietti, presidente dell’Istituto di Cultura Meridionale.
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Il Team Licofarma da sx a dx: Ing. Consiglio Rescio, Dr.ssa Ada Moschettini, Ing. Leonardo Rescio e Mirella Colazzo
di Tiziano Argazzi, Consigliere ARGA
L’azienda salentina è l’unica al mondo ad aver brevettato questo processo ad alta tecnologia con utilizzo della sola anidride carbonica supercritica. Si è chiuso in bellezza il 2021 per l’azienda salentina Licofarma srl (www.lycopenestore.it), l’unica al mondo ad aver brevettato l’estrazione del licopene con metodo innovativo non inquinante dal pomodoro, considerato l’oro rosso per la salute e la bellezza, con un nuovo processo ad alta tecnologia e non inquinante, con la sola anidride carbonica supercritica. Il relativo brevetto, di prodotto e processo, vale non solo in Europa, ma anche in Cina, Giappone, India, Messico, Stati Uniti e Canada.
Il licopene è una sostanza naturale presente in alcuni alimenti di origine vegetale, tra cui albicocche, carote e pomodori. I pomodori sono quelli più ricchi di questa sostanza dalle spiccate proprietà antiossidanti, caratteristica molto utile nel combattere l’invecchiamento, le malattie cardiovascolari ed anche alcune forme tumorali. L’azienda che ha sede a Galatina (Le) è attualmente partner – assieme ad altre 14 prestigiose realtà della ricerca e dell’innovazione scientifica italiana – di un importante progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
Il progetto in questione, che si chiama Percival (che sta per Processi di EstRazione di bioprodotti da sCarti agroIndustriali e VALorizzazione in cascata, vede capofila il Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia Scarl con sede a Brindisi. Gli altri partner sono sei Università degli Studi (Ferrara, Torino, Tuscia, l’Aquila, Bari Aldo Moro e Foggia) due fondazioni (Edmund Mach e Medes) e sei aziende private, tra cui Licofarma. Percival richiede un investimento globale di quasi otto milioni di euro di cui poco più di sei milioni destinati alla ricerca industriale, mentre oltre un milione e mezzo è riservato allo sviluppo sperimentale. Il progetto è nato nell’ambito della chimica verde e punta ad attuare in pieno l’economia circolare, basata su recupero, efficienza di processo e rispetto dell’ambiente come auspica l’Unione Europea che si è prefissata di raggiungere questo obiettivo tra meno di vent’anni.
Licofarma Srl è leader nella tecnologia di estrazione di principi attivi antiossidanti con anidride carbonica in condizioni supercritiche. Per tale ragione nell’ambito del progetto Percival si occuperà dell’estrazione di principi attivi da varie matrici vegetali con processi che fanno uso di anidride carbonica supercritica; i principi attivi ottenuti saranno anche testati in nuovi formulati nutraceutici e cosmetici di eccellenza.
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Il mercato delle macchine agricole chiude il 2021 con un saldo nettamente positivo. I dati elaborati dall’Ufficio Studi di FederUnacoma, sulla base delle immatricolazioni fornite dal Ministero dei Trasporti, indicano crescite consistenti per tutte le tipologie di mezzi.
Le trattrici segnano un incremento del 36% rispetto al 2020, in virtù di quasi 24.400 unità vendute, un quantitativo che riporta il mercato su livelli elevati dopo anni nei quali la media delle immatricolazioni si era attestata al di sotto delle 19 mila unità. Incrementi consistenti anche per le mietitrebbiatrici, che dopo il picco di vendite avuto nel mese di giugno (100 macchine, pari ad un incremento del 33%) hanno registrato un calo nella seconda metà dell’anno chiudendo tuttavia con un bilancio positivo: 392 unità complessive per un attivo del 30%.
Nella seconda metà dell’anno anche i rimorchi hanno evidenziato un calo delle immatricolazioni, mantenendo comunque a fine dicembre un attivo del 20,4% grazie a 9.464 unità vendute; mentre le trattrici con pianale di carico registrano proprio a dicembre un buon incremento della domanda e chiudono l’anno con un totale di 673 unità, pari ad una crescita del 19,3%. La tipologia di macchina con la percentuale d’incremento più consistente è quella dei sollevatori telescopici, che nel 2021 raggiungono le 1.491 unità, con un attivo del 56%.
Complessivamente, quella del 2021 è una crescita record – sottolinea la Federazione dei costruttori – che non soltanto recupera il deficit verificatosi nel 2020 a causa della crisi pandemica, ma che migliora sensibilmente la performance del settore rispetto alle ultime stagioni, evidenziando una ripresa della domanda di macchinari agricoli di nuova generazione.
“Una spinta agli investimenti è venuta dagli incentivi fiscali per il 4.0 – spiega il Presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – vale a dire per quelle tecnologie elettroniche avanzate che nella meccanica agricola trovano applicazioni sempre più ampie, dai sistemi satellitari ai protocolli Isobus fino alla sensoristica e ai sistemi di rete; ed è positivo che il Governo abbia mantenuto questi incentivi anche per l’anno 2022”. “Il rinnovo del parco macchine è una priorità per il nostro Paese – sostiene Malavolti – e necessita di sostegni molto consistenti: oltre a quelli per il 4.0, servono anche i contributi che possono venire dai Piani di Sviluppo Rurale cofinanziati dall’Unione Europea e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che gestisce i fondi comunitari del Next Generation e che dovrebbe presto entrare nella sua fase operativa, tutti strumenti che favoriscono l’introduzione di innovazioni tecnologiche, migliorando la funzionalità, la compatibilità ambientale e la sicurezza dei mezzi meccanici”.
Un importante biglietto da visita in attesa di Eima “The Event” che riempirà tutti gli spazi della grande Fiera di Bologna dal 9 al 13 novembre 2022 e che vedrà, come sempre, una forte partecipazione di giornalisti specializzati italiani e stranieri anche tramite la nostra Unione.
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Una copertina dei Bollettini informativi tematici di Veneto Agricoltura
di Renzo Michieletto, Vice Presidente vicario ARGAV
E’ stato pubblicato il secondo numero del 2022 del Bollettino Colture Erbacee, newsletter informativa di Regione del Veneto e Veneto Agricoltura inviata gratuitamente via mail e disponibile anche sul sito internet dell’Agenzia regionale(www.venetoagricoltura.org). Si tratta di un utilissimo e pratico strumento di aggiornamento rivolto a tecnici e agricoltori impostato, come i “gemelli” Bollettino Cimice Asiatica e Bollettino Apistico, su modelli previsionali sempre più potenti e affidabili, che consentono la gestione dei diversi fattori agronomici con i quali le aziende agricole devono ogni giorno fare i conti.
“La piattaforma di bollettini informativi mirati che Regione del Veneto e Veneto Agricoltura stanno mettendo in piedi – ricorda l’Assessore regionale all’Agricoltura, FedericoCaner – va ad integrare, potenziare e omogeneizzare l’attività informativa regionale già presente da molti anni. Unico nel suo genere nel panorama nazionale, sempre più questo innovativo servizio informativo tematico diventerà per gli agricoltori veneti la base previsionale per individuare le migliori soluzioni agronomiche da adottare. La Regione è al fianco dei suoi agricoltori anche attraverso l’attivazione di nuovi servizi in linea con i più moderni strumenti tecnologici”.
Per quanto riguarda le colture (e le avversità) oggetto di analisi del Bollettino Colture Erbacee, Veneto Agricoltura sta lavorando per migliorare ulteriormente le modalità operative allo scopo di fornire alle aziende agricole informazioni sempre più specifiche in tempo reale. A questo bollettino si affiancano, infatti, anche una serie di servizi video in onda settimanalmente su alcune emittenti regionali e disponibili anche sul canale YouTube di Veneto Agricoltura.
La conferma della validità di questa tipologia di informazione mirata arriva anche dai riscontri positivi registrati da un’altra newsletter: il Bollettino Cimice Asiatica, realizzato da Regione e Veneto Agricoltura con il sostegno di alcuni Enti di ricerca, dedicato alle problematiche (e alle possibili soluzioni) legate alla presenza della cimice, autentica calamità per diverse colture, in particolare frutticole.
Lo stesso discorso vale per il Bollettino Apistico, realizzato nell’ambito del progetto europeo Interreg “Beediversity”, le cui comunicazioni tecniche si stanno rivelando di grande utilità per gli apicoltori e la salvaguardia del delicato ambiente in cui questi fondamentali insetti impollinatori vivono.
Tutti i bollettini vengono inviati per e-mail (seimila contatti), e qualora necessario integrati anche con SMS; come accennato, possono anche essere scaricati dal sito internet di Veneto Agricoltura.
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L’inaspettata scomparsa del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli lascia nel dolore più mondi: i giornalisti, i politici europei ed europeisti e tutti coloro che credono nella forza dirompente di un sorriso.
Del mondo giornalistico Sassoli è stato fino al 2009 autorevole rappresentante, cresciuto dalla sua Firenze alla conduzione e poi alla vice direzione del TG1 durante la gestione di Gianni Riotta. A quel periodo risale la mia conoscenza con lui, perché allora ero impegnata alla redazione Rai Tv di Bologna e periodicamente c’erano telefonate per normali scambi professionali.
Il passaggio alla politica, nelle file del PD, non ha modificato lo stile chiaro e gli interventi efficaci di Sassoli, conquistandogli una stima generale che evidentemente superava gli schieramenti dei partiti. Competenza e correttezza lo hanno portato prima alla vice presidenza e poi alla presidenza del Parlamento Europeo.
L’altissimo ruolo non gli ha impedito di mantenere un tratto popolare che gli consentiva di continuare ad incontrare, nei labirintici palazzi di Bruxelles, delegazioni provenienti da molti Paesi. Sono stata testimone della visita di un gruppo del Comune di Malalbergo (in provincia di Bologna) e dell’Associazione “Amici dell’Ortica”, che in quell’occasione tessero anche proficue relazioni con lo ENAJ – European Network of Agricultural Journalists.
Le immagini di repertorio, che in queste ore si susseguono sulle reti televisive, raccontano Sassoli come un uomo naturalmente elegante e sempre sorridente. I ricordi del mondo politico e sociale ne evidenziano le capacità, il rispetto delle istituzioni, le battaglie per i diritti umani.
“Un grande europeo, un grande italiano e un caro amico” lo definisce la Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. “Voglio ricordarlo con il sorriso che non ci ha mai fatto mancare in tanti anni di lavoro insieme” lo saluta Paolo de Castro, europarlamentare ed ex ministro italiano dell’agricoltura. ENAJ si associa al rimpianto per la sua prematura morte.
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