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LA PARTECIPAZIONE DEI NOSTRI GIORNALISTI AI LAVORI DEL G20 DI NAPOLI APPENA CONCLUSO

Numerosi giornalisti delle ARGA hanno partecipato da remoto, oltre ai colleghi campani che hanno potuto accedere alle sessioni dei lavori, al G20 di Napoli su Energia e Clima.

La sintesi del documento finale che riporta considerazioni significative e condivise per la salvezza del nostro Pianeta si focalizza sui seguenti punti:

1 – Azioni contro il cambiamento climatico, 2 – Accelerare le transizioni verso l’energia pulita, 3 – Allineamento dei flussi finanziari a Parigi, 4- Ripresa sostenibile e inclusiva e soluzioni tecnologiche energetiche innovative, 4A – Condividere le migliori pratiche per una ripresa sostenibile, resiliente e inclusiva, 4B – Sfruttare le opportunità offerte dalle tecnologie innovative all’interno dei pacchetti di recupero in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, 4C – Il ruolo dell’innovazione e della ricerca e sviluppo, 5 – Smart city.

Sta ai giornalisti specializzati di ogni Paese vigilare attraverso inchieste e articoli per verificare passo dopo passo la messa in opera degli impegni sottoscritti.

IL DOCUMENTO INTEGRALE

G20 Energia e Clima: un accordo storico che guarda al futuro e punta alla COP26. Sintesi del documento finale della ministeriale

Napoli, 23 luglio – “Una società prospera, inclusiva, resiliente, sicura e sostenibile che non lasci indietro nessuno”: così i ministri dell’ambiente e dell’energia dei grandi Paesi della Terra, riuniti dalla Presidenza italiana del G20 a Napoli, in presenza e da remoto, hanno sottoscritto il documento finale della ministeriale Energia e Clima. Un documento che mette insieme, su temi divisivi come la transizione energetica, i cambiamenti climatici e la necessità di tenere la temperatura del Pianeta sotto il grado e mezzo, Paesi tra di loro molto distanti, non solo geograficamente. Tutti, da Cina a India, a Stati Uniti, Russia e paesi Europei, hanno concordato che, soprattutto dopo la fase pandemica, la transizione energetica verso le energie rinnovabili sono uno strumento per la crescita socio-economica inclusiva e veloce, la creazione di posti di lavoro e deve essere una transizione giusta che non lascia nessuno indietro. La comunità internazionale del G20 riconosce nella scienza un ruolo fondamentale, su cui la politica dovrà basarsi. E, soprattutto, viene riconosciuto uno stretto nesso tra clima ed energia e la necessità di ridurre le emissioni globali e migliorare l’adattamento al cambiamento climatico.

1 – Azioni contro il cambiamento climatico

Vengono riaffermati gli impegni dell’Accordo di Parigi come il faro vincolante che dovrà condurre fino a Glasgow, dove si svolgerà, a novembre, la COP 26. Obiettivo comune è mantenere la temperatura ben al di sotto dei 2° e a proseguire gli sforzi per limitarla a 1,5° al di sopra dei livelli preindustriali. I Paesi del G20 concordano nell’aumentare gli aiuti ai paesi in via di sviluppo affinché nessuno resti indietro. Rimane centrale il ruolo del dell’impegno finanziario da 100 miliardi, così come previsto dall’Accordo di Parigi, con l’impegno ad aumentare i contributi ogni anno fino al 2025. E un ruolo, per l’aumento di questi fondi, è richiesto in particolare alle istituzioni finanziarie per lo sviluppo e alle banche multilaterali. La transizione è necessaria e indispensabile, però deve essere giusta, e assicurare sostegno e solidarietà alle categorie e ai paesi più fragili. Unanimemente si riconosce il ruolo del cambiamento climatico nella perdita di biodiversità.

2 – Accelerare le transizioni verso l’energia pulita

Faro acceso sulla transizione energetica con un impegno preciso sulla cooperazione nell’impiego e nella diffusione di tecnologie rinnovabili, necessari alla transizione e strumento essenziale per promuovere e realizzare l’Accordo di Parigi. Gli impatti del cambiamento climatico sono già stati sperimentati in tutto il mondo, dimostrando la necessità di implementare le azioni di adattamento. Transizione ed efficientamento. Tutti i Paesi sono attivi nella transizione energetica totale, impiegando i 2 miliardi di dollari delle risorse dei Climate Investment Funds (CIFs). Si sottolinea il grande potenziale delle rinnovabili offshore, dell’energia oceanica e della possibilità di implementare questo tipo di tecnologia. L’efficienza energetica ha un ruolo chiave per la riduzione dei gas serra e e la promozione della crescita economica sostenibile. È opportuno agire su efficienza, modelli di produzione e consumo sostenibili e circolarità, consapevoli che nessun singolo carburante o tecnologia da solo può consentire all’intero settore energetico di ridurre le emissioni di GHG. Perno dell’economia energetica del futuro è l’idrogeno, in chiave della riduzione delle emissioni soprattutto nei settori difficili da abbattere. Si riconosce la necessità di continuare a investire per le tecnologie rinnovabili, insieme alla riduzione dell’uso del metano, e di procedere spediti verso la riduzione della povertà energetica. Viene riconosciuto che sistemi energetici convenienti, affidabili, sostenibili e moderni sono essenziali per proteggere il nostro pianeta e la sua gente. Inoltre, si sottolinea l’importanza degli sforzi esplorando la più ampia varietà di opzioni in base ai contesti nazionali al fine di raggiungere transizioni energetiche green ambiziose e realistiche, garantendo al contempo un approvvigionamento energetico stabile. Riaffermiamo il nostro impegno a ridurre le emissioni nel settore energetico e ci impegniamo a farlo ulteriormente attraverso la cooperazione sull’impiego e la diffusione di tecnologie pulite. Anche Russia e China si sono impegnati a eliminare gradualmente la produzione di energia dal carbone sena sosta. L’efficienza energetica è un fattore cruciale nelle transizioni di energia pulita e nella crescita economica, per questo il G20 si impegna ad aumentare le iniziative multilaterali già esistenti a livello mondiale.

3 – Allineamento dei flussi finanziari a Parigi

Viene data un’importanza centrale a orientare gli sforzi finanziari ed economici dei paesi del G20 verso gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, tenendo conto degli sforzi per sradicare la povertà, verso una transizione giusta e inclusiva. L’allineamento dei flussi finanziari e degli sforzi per la ripresa con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi può infatti rappresentare un’opportunità per la crescita economica facilitando gli investimenti per aumentare l’adozione di soluzioni già disponibili, tra le quali la generazione di energie rinnovabili e tecnologie a basse emissioni. A questo scopo è riconosciuta la necessità di sfruttare meglio l’intera gamma di leve e strumenti politici disponibili, inclusi i diversi pacchetti adottati per la ripresa dal COVID19. Le strategie di adattamento e resilienza possono essere ulteriormente integrate nei flussi finanziari nazionali e internazionali anche attraverso la mobilitazione di ulteriori risorse pubbliche e private. In questo senso viene riconosciuta l’importanza di garantire la considerazione dei rischi climatici attuali e futuri in tutte le agende di investimento e politiche, verso lo sviluppo di standard di riferimento globali di rendicontazione.

4- Ripresa sostenibile e inclusiva e soluzioni tecnologiche energetiche innovative

È stato riconosciuto che le misure di ripresa in linea con l’Accordo di Parigi e con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile hanno il potenziale per portarci oltre l’approccio tradizionale, aumentare la resilienza economica e sociale globale e condurci, quindi, sulla strada per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. In questo senso l’introduzione di politiche, strumenti e tecnologie sostenibili possono consentire progressi sostanziali verso gli obiettivi a lungo termine dell’accordo di Parigi e per un futuro resiliente ai cambiamenti climatici, che garantisca e fornisca sia un impulso al benessere sociale che alla crescita e allo sviluppo economico sostenibile. Pur riconoscendo la necessità di continuare a dare priorità agli sforzi per far fronte al Covid-19, i G20 si impegnano a destinare una quota ambiziosa dei fondi per i piani nazionali di ripresa e resilienza a favore di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.  Si raccomanda, inoltre, di usare al meglio i piani di ripresa per stimolare e ridurrei i rischi di investimento nel settore privato, anche attraverso la promozione di strumenti di finanziamento congiunti pubblico-privato e partenariati pubblico-privato, al fine di stimolare contemporaneamente la crescita economica, creare posti di lavoro, valorizzare le donne, i giovani e le categorie emarginate.

4A – Condividere le migliori pratiche per una ripresa sostenibile, resiliente e inclusiva 

I G20 sottolineano l’importanza di costruire un’efficace valutazione preventiva delle misure di ripresa a livello nazionale e di condividere le migliori esperienze, politiche e strutturali, al fine di promuovere una ripresa duratura e sostenibile.

4B – Sfruttare le opportunità offerte dalle tecnologie innovative all’interno dei pacchetti di recupero in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi

I G20 riconoscono il ruolo chiave che pacchetti nazionali ben progettati per la ripresa svolgono nel guidare le azioni a breve termine (NDCs) e nel definire e supportare strategie a lungo termine (LTS) per il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi, facendo leva anche sulle opportunità offerte da tecnologie innovative e all’avanguardia.

4C – Il ruolo dell’innovazione e della ricerca e sviluppo

Innovazione e R&S non solo rivestono un ruolo chiave per il futuro ma per i G20 è necessario aumentarne i livelli, sia nel settore pubblico che in quello privato sulla base anche di collaborazioni a livello internazionale. Saranno promosse ricerca e istruzione verso un miglioramento delle tecnologie, dei programmi di formazione e della disseminazione per divulgare la scienza del climae e le politiche connesse, aumentare la consapevolezza, la partecipazione e l’accesso pubblico alle informazioni. Parte degli investimenti in R&S dovrebbero essere orientati specificatamente ad aumentare le soluzioni innovative per un migliore mix energetico sostenibile, per l’efficienza energetica, modelli di produzione e consumo sostenibili e nuovi modelli di business. Prevedendo la possibilità di politiche fiscali e di sussidi che promuovano gli investimenti verso l’innovazione sostenibile e progetti mirati che tengano conto sia degli aspetti economici che di sociali e ambientali.

5 – Smart city

Le città sono particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici e, contemporaneamente, possono essere attori importantissimi nelle azioni di mitigazione. Per questo si favorisce, e incoraggia, azioni di governo che contemplino una collaborazione attiva e continua con le città e le aree metropolitane. In questa chiave sono importanti le iniziative dal basso verso l’alto come il Patto globale dei sindaci, il C40. Viene riconosciuta anche l’importanza di vivere in armonia con la natura, costruire la resilienza e accelerare la riduzione delle emissioni di gas serra. Nell’ambito della mobilità si ribadisce l’urgente necessità di promuovere una mobilità sostenibile e conveniente, comprese tutte le relative infrastrutture, tenendo conto dell’analisi dell’intero ciclo di vita per raggiungere l’ obiettivo a lungo termine dell’Accordo di Parigi. Si incoraggia il progresso continuo nell’uso estensivo e negli investimenti delle tecnologie digitali nei conglomerati urbani, per l’integrazione di sistema dell’energia rinnovabile variabile, compresi lo stoccaggio di energia, le reti intelligenti, le centrali elettriche virtuali, la gestione dell’offerta e la gestione della domanda, nonché il ruolo dell’energia idroelettrica e della moderna bioenergia per la stabilità del sistema e l’interazione e il coordinamento tra fonte di energia-rete-accumulo-carico. Vengono sostenute la generazione distribuita sostenibile locale e le comunità energetiche come mezzi concreti per facilitare l’accessibilità, l’affidabilità, la redditività, l’accessibilità e la sostenibilità dell’energia. Sono accolte con favore gli sforzi per migliorare la quantificazione e il monitoraggio delle soluzioni basate sulla natura al fine di informare, se del caso, le decisioni di pianificazione, i modelli finanziari e di business sostenibili.

 

CN UNAGA: PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA SERVONO GIORNALISTI LIBERI E COMPETENTI

La comunicazione agroalimentare e ambientale vive un momento difficile. Ignorata se non avversata dalla maggior parte delle realtà imprenditoriali, associative e istituzionali di settore, deve trovare al proprio interno le motivazioni per rivendicare un ruolo che mai come oggi è importante per indirizzare con informazioni corrette e veritiere i cittadini consumatori.

Il Presidente Roberto Zalambani, aprendo il 26 giugno scorso il CN dell’UNAGA (preparato nella Giunta svoltasi in teleconferenza il 27 maggio 2021), svoltosi per la prima volta nella sua lunga storia in modalità digitale, ha affermato che non dobbiamo più apparire come dei piccoli “Greta Tumberg” dell’informazione ma rivendicare con forza, accanto ai doveri professionali, i diritti al lavoro, al rispetto, alla tutela e al libero accesso alle fonti.

Per questo affianchiamo la nostra “casa madre” FNSI e le Associazioni regionali della stampa nelle manifestazioni per difendere la nostra professione, per questo ci impegnamo all’interno degli enti di categoria. Ci sono anche motivi di speranza. Il Presidente ne ha elencato alcuni: i buoni rapporti con il Ministero della Transizione Ecologica, con i Carabinieri Forestali, con alcuni enti regionali e locali di formazione e sviluppo, con fiere specializzate e realtà imprenditoriali d’avanguardia.

La vice Presidente di Enaj Lisa Bellocchi ha riferito dell’Assemblea generale svoltasi on line il 25 giugno 2021 con la partecipazione dei rappresentanti di 27 Associazioni di giornalisti agricoli dei Paesi EU e EFTA che, su alcuni temi scottanti come quello dell’allargamento delle rappresentanze, deciderà in Slovenia in settembre in concomitanza con l’incontro informale dei Ministri agricoli europei.

Della situazione degli Enti di categoria hanno parlato il Segretario Generale Gian Paolo Girelli, la consigliera Antonella Monaco e il Tesoriere, responsabile di sede e del sito Efrem Tassinato, che ricopre ruoli rilevanti in FNSI e nell’Associazione veneta. Il Presidente del Comitato Tecnico Scientifico Mimmo Vita ha presentato la convenzione con la Biblioteca specializzata La Vigna di Vicenza. Presentati dal Presidente Zalambani, sono intervenuti i neo Consiglieri Nazionali dell’Unaga Salvatore (Rino) Cardone in rappresentanza dell’Associazione della Stampa della Basilicata e Giovanni Mancinone in rappresentanza dell’Associazione della Stampa del Molise. Soddisfazione è stata espressa per la nascita dell’Associazione AGAS in Sicilia presieduta dalla collega Patrizia Biagi.

Sui temi affrontati nel CN nazionale si è aperto un ampio dibattito nel quale sono interventi i vice Presidenti dell’UNAGA Donato Fioriti e Geppina Landolfo, i Presidenti Franco Polidori (Toscana), Fabrizio Stelluto (Argav), Emilio Bonavita (Emilia Romagna), Carlo Morandini (Friuli Venezia Giulia), i Segretari regionali Fabio Benati (Lombardia e Liguria), Maurizio Orrù (Sardegna), i Consiglieri nazionali Donato Sinigaglia (Argav), Pinuccio Pomo (Puglia) e Manuela Lacaria (Calabria).

FRANCESCO VINCENZI CONFERMATO PRESIDENTE ANBI DA UN CONSIGLIO NAZIONALE PIU’ GIOVANE E PIU’ ROSA

Francesco Vincenzi

Francesco Vincenzi, 43 anni, imprenditore agricolo del modenese, è stato confermato, all’unanimità, Presidente di ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) da un Consiglio Nazionale molto più giovane e con una maggiore presenza femminile; Vicepresidenti sono stati eletti Vito Busillo (Campania), Stefano Calderoni (Emilia Romagna), Vittorio Viora (Piemonte).

Nel suo intervento Vincenzi, dopo aver  ricordato la tragica alluvione nel Nord Europa, ha indicato alcune sfide, che attendono il mondo dei Consorzi di bonifica ed irrigazione; innanzitutto, il Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza (P.N.R.R.), per cui è necessario accelerare i tempi burocratici, pur nell’assoluto rispetto delle leggi, per rispettare il cronoprogramma. “Dobbiamo metterci al passo con il resto del mondo” ha chiosato il Presidente di ANBI.

Un secondo obbiettivo è quello dell’innovazione nel segno della sostenibilità, condizione indispensabile per la competitività delle imprese italiane e agricole, in primis.

“Ci vuole quindi un nuovo modello di sviluppo, alternativo a quello della cementificazione certificata dai dati diffusi in questi giorni e che abbia al centro la salvaguardia del territorio, incrementandone la resilienza attraverso un’indispensabile manutenzione straordinaria della rete idraulica – afferma il Presidente di ANBI – C’è poi il capitolo Mezzogiorno, dove bisogna soprattutto migliorare la capacità di spesa per non perdere le straordinarie opportunità, che stanno arrivando e che continueranno anche dopo il P.N.R.R. Per raggiungere questi obbiettivi – conclude Vincenzi – è necessario implementare il dialogo con la società civile ad iniziare dalle best practices, patrimonio del mondo della Bonifica, nonché proseguire nella nostra capacità di fare sistema.”

Infine, è stato confermato anche l’impegno umanitario di ANBI a sostegno dell’associazione MAIS Onlus per la realizzazione di infrastrutture idriche in Africa.

IL MINISTRO DEL TURISMO GARAVAGLIA “CAVALIERE DEL TARTUFO” DI SAN MINIATO

Cesare Andrisano, il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, Samuele Freggia Oike turismo e il tartufo di San Miniato

di Franco Polidori, presidente ARGA Toscana

Il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia è stato insignito del titolo Cavaliere del Tartufo di San Miniato.
A consegnare i preziosi frutti della terra (due bellissimi esemplari di tartufo nero estivo offerti da Savitar di Claudio Savini) il presidente della Nobile Compagnia del Tartufo di San Miniato Cesare Andrisano, alla presenza di Samuele Freggia amministratore delegato di Oike Turismo.

Oltre all’omaggio del tartufo è stato consegnato al Ministro del governo Draghi il medaglione artigianale dove è raffigurato il leone rampante che con piacere ha subito indossato e che lo fa membro onorario della Nobile Compagnia del Tartufo di San Miniato e “Cavaliere del tartufo”.

“Il Ministro è stato piacevolmente colpito da questa sorpresa. Il tartufo apre strade, ci auspichiamo che possa essere questo lo step per una ripartenza importante sul turismo di destinazione e per accendere l’attenzione sulla filiera del tartufo” – commenta Andrisano. “Per quanto riguarda la Nobile Compagnia continueremo la promozione dei territori attraverso il tartufo anche con nuovi strumenti in un percorso nel tempo che possa permettere alle realtà private del settore di crescere e di aprire nuove forme di partnership”.

La Nobile Compagnia è l’associazione che si è costituita lo scorso anno con lo scopo di far conoscere e promuovere in chiave turistica il tartufo delle Colline Sanminiatesi.
Il prossimo appuntamento è per dopo l’estate quando si potrà raccogliere il bianco pregiato. L’invito al Ministro è già stato fatto.

ALLARME INCENDI IN SARDEGNA

di Maurizio Orrù, segretario ARGA Sardegna

In Sardegna le condizioni climatiche con un caldo micidiale e un costante maestrale rappresentano un mix esplosivo, che creano le condizioni ottimali per l’allarme incendi. Nell’isola la piaga degli incendi non è l’unico problema che grava sugli agricoltori isolani. Infatti l’agricoltura e il patrimonio boschivo e ambientale isolano sono sotto attacco, e gli incendi mettono in serio pericolo e difficoltà le vite umane e il patrimonio economico.

Anche quest’anno la Regione Sardegna ha predisposto un articolato piano contro i roghi estivi con un supporto di 7mila uomini provenienti dall’Agenzia Forestas (847 uomini) e 403 vedette; i Barracelli (1811 persone tra sorveglianti e avvistamenti); il Corpo Forestale con 700 rangers; i Vigili del Fuoco (con 800 unità); a questi si aggiungono la Protezione civile  con 2523 volontari. Più di mille mezzi sono a disposizione: 12 elicotteri della Regione (11 con una capacità da 900 litri e 1 da 4 mila).

Uno sforzo finanziario di notevole quantità e qualità quantificato in 30 milioni di euro complessivi. “Attraverso le prescrizioni della Campagna Antincendio – dichiara Cristian Solinas Presidente della Regione Sardegna – teniamo sempre elevata l’attenzione delle Istituzioni con l’obbiettivo della conservazione e difesa del patrimonio boschivo sardo, bene insostituibile della nostra isola”.

Secondo il Report del Corpo Forestale (aggiornato al 4 luglio 2021) sono stati registrati 871 roghi con +3% rispetto al 2020, ma con una minore superfice percorsa dal fuoco  rispetto all’anno scorso: 1519.95 ettari (- 53 %), di cui 112.72 ettari (- 77%) boschivi e 1407.23 ettari (- 49%) di superfice non boschiva. Anche l’Assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis ha rilasciato la propria dichiarazione “La macchina regionale antincendio è in grado di rispondere alle aspettativa della Comunità e a intervenire tempestivamente con tutte le risorse che la Giunta mette in campo in termini di uomini e di mezzi. Particolarmente importante il ruolo del Centro Funzionale Decentrato che garantisce quotidianamente per il periodo di elevato pericolo boschivo (1/6 al 31/10) l’emissione di un bollettino di previsione del pericolo, che definisce il livello di allerta di un territorio”.

In questo contesto climatico, le temperature tropicali associate all’assenza delle regolari precipitazioni, favoriscono l’opera degli incendiari che terrorizzano e infestano tutto il Meridione italiano.

2 luglio 2021 – Webinar su “P.S.R. e Europa: Focus agricoltura!” con ARGA-UNAGA Abruzzo

Un webinar tecnico sull’agricoltura, per provare a creare sinergia tra soggetti diversi, tra cui alcuni presenti nel tavolo P.S.R. della Regione Abruzzo, in vista dei bandi europei è stato organizzato per il 2 luglio 2021 ore 17:00 dalla Sezione Abruzzo M.F.E. /CIME, da ARGA Abruzzo e CIPAS (CSE) al quale è stato dato il patrocinio di UNAGA.

Introduce Damiana Guarascio – Presidente di M.F.E. Abruzzo nonché Componente Nazionale e modera Donato Fioriti – Segretario CIME Abruzzo, anche Vicario Nazionale di UNAGA-FNSI.

Intervengono: Massimo Bomba – Segretario di MFE Lanciano e componente del MFE Nazionale; Ottavio Cagiano de Azevedo – Direttore di Federvini; Stefano Cardelli – Presidente del Centro Agroalimentare “La Valle della Pescara”; Giacomo Cavuta – Professore Ordinario dell’Università Gabriele D’Annunzio e Vicario di ARGA Abruzzo; Ernesto D’Onofrio – Direttore Contribuenti Abruzzo (CRUC Regione Abruzzo); Avelio Marini – Coordinatore del Gruppo internazionale delle Piccole Fattorie e Artigianato Alimentare e responsabile dei progetti di Filieracorta di Rete Wigwam; Angelo Radica – Sindaco di Tollo e Presidente M.F.E. Chieti: Efrem Tassinato – Presidente di Rete Wigwam e Responsabile della Segreteria Nazionale di UNAGA-FNSI.

Conclude: Raimondo Cagiano de Azevedo – dell’Università “La Sapienza” di Roma e Presidente dell’M.F.E di Pescara.

Richiesta del link di accesso a: cipas.eu@gmail.com  +39 347 3662304

AG-PRESS, BRIEFING TECNICO SULLA RIFORMA DEL PAC IL 29 GIUGNO 2021 ALLE ORE 16:00

Sono ancora disponibili 10 posti ai soci Ag-Press interessati a partecipare al briefing tecnico in via ufficiale sulla riforma della Politica Agricola Comune, organizzato dalla Commissione Europea.

Il briefing tecnico si terrà il 29 giugno 2021 alle ore 16:00 e l’accesso sarà consentito in base all’ordine d’arrivo. Se si vuole partecipare, bisogna registrarsi per avere un accredito media di un giorno.

Si possono inviare le richieste di partecipazione il 29 giugno entro le ore 16:00 all’inidirizzo mail della Commissione: COMM-PRESS-ACCREDITATIONS@ec.europa.eu.

Nella mail bisogna allegare una copia scansionata di una carta d’identità o passaporto nazionale (i cittadini non UE devono fornire una copia del passaporto. Una copia scansionata di una tessera stampa nazionale valida o di una tessera stampa rilasciata dalla Federazione Internazionale dei Giornalisti. Se non si dispone di una tessera stampa valida, si può allegare una copia di una lettera del caporedattore o una mail ufficiale della sede centrale che confermi la richiesta di partecipazione per quel giorno.

La convalida finale della domanda di partecipazione sarà effettuata dal servizio del portavoce della Commissione Europea.

Potete trovare tutti i dettagli e ulteriori informazioni a questo link.

Per assistenza contattare agri-media@ec.europa.eu.

RINASCE CON LE DONNE DELL’OLIO L’EXTRAVERGINE DELL’EMILIA-ROMAGNA

Foto di gruppo dei protagonisti della presentazione a Bologna

Costituito nel febbraio scorso, il Consorzio Olio Extravergine di Oliva Emilia-Romagna unisce imprenditori che hanno scelto di unirsi per promuovere e valorizzare un prodotto che, con il cambiamento delle condizioni ambientali e pedoclimatiche, può trovare una larga diffusione rispetto all’ attuale nicchia di qualità.

Julia Prestia

Secondo la Presidente Julia Prestia, la vice Presidente Sara Vespignani, la Direttrice generale e giornalista Antonietta Mazzeo, i soci tutti,tra i quali spicca Igor Barnabè, Presidente del Consorzio Olio Dop Brisighella (104 associati), è giunto il momento di incentivare la visita ai luoghi di produzione, agli uliveti, ai frantoi, alle esposizioni, ai musei dedicati; di promuovere la formazione di tutti gli attori della filiera, giornalisti compresi. Il Presidente di UNAGA Roberto Zalambani ha confermato la disponibilità della stampa specializzata a comunicare correttamente, anche attraverso incontri di aggiornamento, il mondo dell’olio, le sue proprietà e le differenze tra prodotto e prodotto. Tullia Gallina Tosca del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agroalimentari del’Università di Bologna ha parlato dell’enorme lavoro da fare per arrivare a un consumo consapevole che guarda prima alla qualità e poi al prezzo. Sulla stessa lunghezza d’onda, rispettivamente per gli ambiti istituzionale e associativo, Nicola Dall’Olio e il Consigliere Marco Mastacchi della Regione e Andrea Flora Direttore di Confagricoltura Bologna.

Antonietta Mazzeo

Significativa la sede della prima conferenza stampa del Coer: il salone d’onore di Confcommercio Ascom Bologna che associa la maggior parte dei ristoratori della città e della provincia, diversi dei quali hanno dato la disponibilità a proporre e utilizzare l’olio extravergine dei produttori emiliano-romagnoli.

Tra i giornalisti presenti, Giovanni Rossi Presidente regionale dell’Ordine, Pierluigi Nanni coordinatore e Stefano Bugamelli componente regionale del Comitato tecnico scientifico della stampa specializzata, Laura Corallo coordinatrice di Modena e provincia e Giancarlo Roversi massimo studioso e storico dell’olio in provincia di Bologna.

Servizio fotografico di Gianni Schicchi.

ROADHOUSE INAUGURA IN UMBRIA POI IN PUGLIA E CAMPANIA

Roadhouse Umbria

Roadhouse Restaurant apre nel cuore d’Italia e aggiunge una nuova regione nella mappa dei suoi ristoranti. E’ stato infatti inaugurato il 160mo locale della catena a Perugia, in Via Giovanni Perari, nella zona di Pian di Massiano, nelle vicinanza dello stadio e del palazzo dello sport.

Il locale – il primo in Umbria – è distribuito su una superficie di quasi 500 mq, ubicato di fianco ad un nuovo alimentare Conad e dispone di un comodo parcheggio. Vi lavoreranno a regime oltre 30 giovani, tutti della zona.

Come tutti i locali Roadhouse, anche il nuovo ristorante ha il WIFI gratuito e offre la possibilità, tramite l’APP Roadhouse, di utilizzare la fidelity card per ottenere sconti e promozioni esclusive, oltre a pagare tramite smartphone evitando la fila in cassa. Inoltre con il servizio di booking on line, direttamente dall’APP, sarà possibile prenotare il tavolo nel proprio Roadhouse preferito. Ed è presente anche un’interattiva area gioco kids per intrattenere i più piccoli.

Con il nuovo ristorante umbro salgono a 13 le regioni coperte dai ristoranti Roadhouse: Val d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Sicilia. Tra quelle mancanti ancora all’appello, nei prossimi mesi sono previste nuove aperture in altre regioni importanti, come la Campania (precisamente nella Stazione di Napoli) e la Puglia (Bari).
Ed entro il 2021 apriranno altri ristoranti a Ostia (Roma), Pisa, Arezzo e Maranello (Modena). Roadhouse Spa è una società del Gruppo Cremonini.

SINDACATO GIORNALISTI VENETO: EFREM TASSINATO (ARGAV/UNAGA) DELEGATO DELL’ASSEMBLEA REGIONALE ED ELETTO NEL CONSIGLIO DI ASSOSTAMPA PADOVA

Una recente riunione del direttivo del Sindacato giornalisti Veneto (Foto: @VenetoStampa)

«Più che raddoppiata la partecipazione rispetto al 2017, favorita certo dalla modalità online, ma anche dalla consapevolezza che in questo momento di grossa difficoltà per la categoria è importante esserci», si legge sul sito web dell’Assostampa. Rinnovati i vertici delle Associazioni provinciali.

Eletti i 67 delegati che parteciperanno all’Assemblea regionale del Sindacato giornalisti Veneto convocata per l’elezione del nuovo segretario regionale e il rinnovo degli organismi statutari dell’Assostampa. L’appuntamento è per giovedì 17 giugno 2021 a Mestre. «Più che raddoppiata, dal 21,95% al 46,55%, la partecipazione al voto rispetto all’ultimo mandato del 2017, favorita certo – si legge sul sito web del sindacato regionale – dalla modalità online, ma anche dalla consapevolezza che in questo momento di grossa difficoltà per la categoria è importante esserci e dare piena rappresentanza alla grande squadra Sgv».

Questi i giornalisti e le giornaliste con diritto di voto alla prossima Assemblea del sindacato regionale: Daniela Bruna Adami, Monica Andolfatto, Alberto Andrioli, Alessio Antonini, Sara Barovier, Fiammetta Benetton, Tiziana Bolognani, Ines Brentan, Valentina Burati, Lucio Bussi, Giulia Cananzi, Daniele Carlon, Elena Chemello, Mitia Chiarin, Nicola Chiarini, Paolo Colombatti, Massimiliano Cortivo, Giovanni D’Alessio, Sara Dainese, Marco D’Incà, Paolo Dal Ben, Daniele Dalvit, Giuliano Doro, Stefano Edel, Fulvio Fenzo, Alessandro Foroni, Michele Fullin, Mauro Gentile, Luca Gigli, Mirella Gobbi Sprocagnocchi, Nicola Gobbo, Luigi Grimaldi, Matteo Guarda, Massimo Lenza, Cristina Marchesi, Andrea Mason, Lorella Miliani, Matteo Mohorovicich, Tommaso Moretto, Diego Neri, Antonino Padovese, Maurizio Paglialunga, Lina Paronetto, Elisa Pasetto, Mauro Pertile, Angiola Petronio, Livio Piccin, Roberto Reale, Maurizio Romanato, Pietro Ruo, Nicola Salvagnin, Elisa Santucci, Daniela Sitzia, Angelo Squizzato, Nicola Stievano, Ilario Tancon, Efrem Tassinato, Giulio Todescan, Ivano Tolettini, Alessandra Vaccari, Erminio Vanin, Riccardo Verzè, Giorgio Vincenzi, Andrea Filippo Zambenedetti, Sergio Zanellato, Massimo Zennaro, Raffaello Zordan.

Rinnovati anche i vertici delle Assostampa provinciali bellunese, padovana, polesana, trevigiana, veneziana, veronese e vicentina.