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IL GIARDINO DELLE ARANCE DIVENTA DIGITALE

Il Giardino delle Arance è la campagna educativa nazionale realizzata da Oranfrizer – leader in Italia per la produzione e distribuzione di agrumi e parte integrante del gruppo internazionale Unifrutti – nasce e cresce dal 2014 grazie alla collaborazione con Librì Progetti Educativi e con il patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la collaborazione nella comunicazione di Unaga. 

La campagna educativa porta sui banchi di scuola di tutta Italia un frutto della Dieta Mediterranea, tra i più buoni e famosi del nostro Paese: l’arancia rossa coltivata alle pendici del vulcano Etna, in Sicilia. Il progetto, che ha già coinvolto oltre 150.000 studenti della scuola primaria e le loro famiglie, parla alle classi di agrumi vivaci e buoni, di stili di vita sani ed equilibrati, di agricoltura e rispetto per l’ambiente, di tradizioni culinarie e territorialità, di valorizzazione delle risorse naturali e umane. Con la sua quinta edizione, per la prima volta, nel 2021 Il Giardino delle Arance diventa totalmente digitale per raggiungere tutti i bambini e portare a scuola – anche attraverso la DAD – nuove attività, informazioni, curiosità come ha spiegato l’amministratore Delegato di Oranfrizer Nello Alba.

Il viaggio interattivo nel Giardino delle Arance è accessibile gratuitamente per tutti, introduce in un paesaggio vulcanico dove sarà possibile esplorare da vicino gli agrumeti di Sicilia. Da smartphone, tablet o LIM, sarà possibile navigare in nove diverse sezioni create per giocare e svelare le caratteristiche di tante varietà di arance, limoni e mandarini.

Nell’area speciale riservata alle scuole tutte le insegnanti delle classi III, IV e V della scuola primaria potranno registrarsi e scaricare delle unità didattiche aggiuntive che saranno disponibili nelle prossime settimane, e inoltre potranno partecipare al laboratorio Il Trasformarancia per candidare gli elaborati degli alunni ad un concorso a premi.

Scopri di più www.ilgiardinodellearance.oranfrizer.it

IN SARDEGNA LA PRODUZIONE DEI CARCIOFI SOTT’ACQUA

di Maurizio Orrù, segretario ARGA Sardegna

In Sardegna due mesi di piogge stanno mettendo in grossa crisi l’intero comparto agricolo ed in particolare le colture del carciofo. Questa situazione comporta delle perdite economiche che variano dal 40% al 70%.

Il carciofo è un prodotto fortemente legato al territorio isolano vocato a questo tipo di produzione. Le coltivazioni di carciofo, di tipo spinoso sardo, rappresentano il 42% circa della superfice totale investita in questo tipo di ortaggio. Questo repentino maltempo provoca, soprattutto in agricoltura, danni economici che indeboliscono ulteriormente la fragile economia della Sardegna. Secondo una circostanziata indagine della Coldiretti, le perdite economiche per il settore vanno dal 40% al 70% e comprendono i circa 12 mila ettari coltivati a carciofo in Sardegna, che vanno dalla Bassa valle del Coghinas al Sulcis, passando per il Medio Campidano. “Nel Sulcis le perdite sono intorno tra il 40% e il 50% – afferma Tobia Desogus agricoltore- i campi sono perennemente allagati”. A tale riguardo la Coldiretti regionale ha preso posizione attraverso il Presidente Battista Cualbu “Purtroppo i cambiamenti climatici stanno condizionando l’agricoltura e vanno a sommarsi a quelle straordinarie dovute al Covid. Adesso sono le troppe piogge, ma qualche mese fa era il problema inverso. Ribadiamo la necessità di interventi straordinari per adattare l’agricoltura al nuovo clima”. “In questa situazione di emergenza -afferma Luca Saba direttore Coldiretti Sardegna- le aziende agricole continuano a subire una burocrazia lenta e nemica delle imprese. In questi giorni gli agricoltori già in difficoltà, per i danni ai cambiamenti climatici e al Covid, devono rinnovare le assicurazioni per i loro campi, ma non hanno ancora ricevuto il rimborso previsto per fine anno di Agea. Questo in molti casi gli costringerà a rinunciare alle assicurazioni e pagarne salatamente le conseguenze”. La situazione è critica. Si fa portavoce di questa situazione l’agricoltore Giuseppe Onnis “Stiamo tagliando un terzo dei carciofi rispetto a dieci giorni fa. Prima entravamo nei campi ogni 3/4 giorni, adesso ogni 10/15”.

Anche la CIA del Nord Sardegna ha preso una posizione politica e sindacale chiedendo urgentemente agli organi istituzionali preposti tutte le procedure amministrative al fine di accertare i danni economici, per un giusto ristoro alla martoriata categoria degli agricoltori sardi.

SARDEGNA: STORIA E CULTURA DEL CIBO

Giulia Salis e Alessandra Guigoni

Dopo il lusinghiero successo della prima puntata tornano le pillole di storia e cultura del cibo nel programma “Oggi al Mercato”.

La “coccoi prena” del Panificio Cadelano di Quartu Sant’Elena

La conduttrice e blogger Giulia Salis dialoga con Alessandra Guigoni giornalista pubblicista di ARGA Sardegna e antropologa culturale.
Appuntamento il 5 febbraio alle ore 12:45 sull’emittente sarda Videolina, visibile in tutta Italia sul canale 819 di SKY e TIVUSAT.

Questa settimana si parla del pane in Sardegna. L’intervista fa da spalla alla ricetta della “coccoi prena” realizzata al ristorante Scala San Giorgio di Osini.
Ogni venerdì un nuovo tema agroalimentare farà da cornice alla ricetta del giorno sino a marzo.

Il 12 febbraio puntata speciale sulla birra sarda con una intervista ad una delle “Donne della birra” dell’isola. 

MACCHINE AGRICOLE: MERCATO IN RECUPERO GRAZIE A EFFICIENZA, SICUREZZA E SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE

L’emergenza sanitaria ha condizionato gli investimenti per l’acquisto di nuove macchine agricole: in calo trattrici, mietitrebbiatrici e rimorchi mentre si mantengono stazionarie le vendite di trattrici con pianale di carico (motoagricole).

I dati sulle immatricolazioni – elaborati da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero dei Trasporti – indicano a fine anno un calo per le trattrici pari al 3,4% rispetto al 2019, in ragione di 17.944 unità; le mietitrebbiatrici segnano un calo del 2,6% a fronte di 302 unità, e i rimorchi chiudono con un passivo del 12,1% per un totale di 7.862 unità. Perfettamente allineate con il dato del 2019 risultano le immatricolazioni di trattrici con pianale di carico, che chiudono con 564 unità, appena una in più del 2019 per una variazione dello 0,2%. Unica tipologia che presenta un incremento delle immatricolazioni è quella dei sollevatori telescopici, che confermano il trend positivo degli ultimi anni – dovuto in parte alla flessibilità d’impiego che li rende utili per un’ampia rosa di funzioni – segnando una crescita del 6,3% (956 unità).

“Le flessioni registrate sul mercato nazionale – commenta il Presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – vengono ad aggravare la situazione di un settore che da molti anni vede un calo costante della domanda di trattrici e mezzi meccanici nuovi, a vantaggio di macchine usate che spesso non offrono garanzie di efficienza e compatibilità ambientale”. “Tuttavia aggiunge Malavolti – il risultato del 2020 rischiava di essere più pesante, giacché nella prima parte dell’anno, e soprattutto in corrispondenza del lock down dei mesi primaverili, le vendite hanno subito un crollo che faceva prevedere un passivo più consistente”. “Un buon recupero è invece arrivato nell’ultima frazione dell’anno – conclude il Presidente di FederUnacoma – e questo ha migliorato il bilancio finale”.

L’incremento delle immatricolazioni a fine 2020, soprattutto in Puglia, Piemonte e Sicilia – osserva FederUnacoma – potrebbe anticipare una fase di ripresa, anche in virtù del rinnovo del credito d’imposta per il 2021, destinata a caratterizzare i primi mesi del nuovo anno. L’andamento del mercato resta comunque subordinato agli effetti della pandemia, che registra una recrudescenza e che continua a pesare come una grave incognita sui settori produttivi. 

ECOMONDO 2021 IN PRESENZA A RIMINI DAL 26 AL 29 OTTOBRE. IL RUOLO E LA PRESENZA DELLA STAMPA SPECIALIZZATA

Dopo un attento confronto con il mercato e con le principali aziende operanti nel settore, Italian Exhibition Group ha comunicato che la manifestazione Ecomondo si svolgerà in presenza dal 26 al 29 ottobre 2021 presso il quartiere fieristico di Rimini. UNAGA, le ARGA e la Rete Wigwam saranno presenti con i propri giornalisti specializzati in ambiente, energie rinnovabili e economia circolare.

Ricorrono i 10 anni da quando UNAGA organizzò con l’Ufficio stampa della Fiera, unitamente a Sindacato e Ordine dei Giornalisti, su sedie di cartone riciclato, un importante evento formativo, anticipatore dell’ aggiornamento obbligatorio che di lì a pochi anni sarebbe entrato in vigore.

Il tema fu il ruolo della stampa ambientale come tramite di sensibilizzazione dei cittadini per un mondo più pulito e sostenibile.

L’appuntamento internazionale è un luogo di dialogo e di confronto sui nuovi modelli di sviluppo che sono,almeno a parole, al centro delle agende di tutti i governi, della Comunità Europea, del mondo imprenditoriale, finanziario e della pubblica amministrazione. Si attende un segnale forte anche dalla nuova Amministrazione degli Stati Uniti.

La piattaforma on line di Ecomondo rimane attiva. I “registi” della Fiera stanno predisponendo nuove iniziative digitali per consentire agli operatori e ai giornalisti di rimanere connessi con le community sulle tematiche più rilevanti dell’ economia circolare.

ARTE E CUCINA INSIEME NELLA COOKING SHOW DELLA GALLERIA DEGLI UFFIZI A FIRENZE

di Franco Polidori, ARGA Toscana

L’idea è del direttore degli Uffizi di Firenze, Eike Schmidt, di immettere in rete le grandi opere della Galleria con l’abbinamento al cibo. Tutto questo partirà il 17 gennaio.

Ogni settimana un quadro e un personaggio del mondo enogastronomico toscano che interpreterà in modo originale il piatto finale. Saranno gli ingredienti del quadro (frutta, verdura, carne, pesce) a dare in diretta streaming l’originalità e la preparazione degli chef scelti. Cibo dipinto e cibo cucinato, un binomio perfetto che finirà in video.

Così ai fornelli troveremo Fabio Picchi del Cibreo che si confronterà con il dipinto Il Ragazzo con Pesce di Giacomo Ceruti, poi Dario Cecchini poeta, macellaio e ristoratore di Panzano in Chianti, che si cimenterà con la Dispensa con botte, selvaggina, carni e vasellame di Jacopo Chimenti detto l’Empoli, poi ancora Valeria Piccini la chef stellata di Dal Caino di Montemerano con Natura Morta ancora di Jacopo Chimenti, mentre Marco Stabile chef di Ora D’Aria si confronterà con Peperoni e Uva di Giorgio De Chirico.

Ma sono previste altre puntate, altri video con altri cuochi, altri chef che si troveranno di fronte le opere di Caravaggio, Casorati, Garzoni.

17 gennaio 2021: UNAGA e Wigwam promuovono la Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali

La copertina del Lunario di Chieti con l’ ideatore Ugo Iezzi

La copertina di “Quatro Ciacoe”

Si sposta quasi tutto sui social il cartellone 2021 della “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali” che si celebra ogni 17 gennaio e che è stata promossa dall’UNPLI – Unione Nazionale delle Pro Loco italiane, ispirata dalla Convenzione Unesco per la salvaguardia dei patrimoni culturali immateriali.

Le Reti UNAGA e Wigwam, in collaborazione con il coordinamento nazionale dei cronisti di culture, storie e tradizioni “Media memoriae” e la FIGE, la Federazione Italiana dei Giornalisti Enogastronomici, hanno aderito alla Giornata promuovendo le iniziative presso i propri associati alcuni dei quali non si sono limitati a incontri in rete e allo scambio di testi e immagini.

Tra le pubblicazioni edite in questo periodo, ricordiamo la prestigiosa rivista veneta “Quatro Ciacoe” unico mensile su carta tutto nelle diverse declinazioni locali della lingua veneta e il Calendario della felicità di Chieti voluto dal Consigliere nazionale UNAGA Ugo Iezzi, presidente FIGE, con il patrocinio,tra gli altri,di ARGA Abruzzo presieduta dal Vicario dell’Unione Donato Fioriti.

“Lu Lunarjie de Cchjiete” 2021 è dedicato a Dante Alighieri nel 700° anniversario della morte; il sommo poeta, oltre alla Divina Commedia, scrisse il “De vulgari eloquentia” dove, attraverso il latino, qualificò per primo i dialetti italiani definiti volgari municipali.

 

 

 

ANGELA E MARY, FUGGITE DAL MACELLO, ORA VIVONO IN LIBERTA’

Angela e Mary in fuga

Angela e Mary si godono la neve caduta in abbondanza sull’ Appennino Modenese

Il 29 gennaio 2019 due Vacche Bianche Modenesi fuggirono dal macello di Lama Mocogno e da allora vivono in libertà a Ca’ Matta di Pavullo nel Frignano.

E’ una storia incredibile ma vera e che nei giorni scorsi è stata raccontata, con belle illustrazioni per ragazzi, in un libro scritto da Carla Ofelia Berti e edito dal Caseificio sociale Santa Rita Bio di Pompeano di Serramazzoni, che si prende cura di loro. Costituito nel 1964 , dal 1992 è diventato un’azienda certificata etica e biologica della quale ARGA Emilia Romagna e UNAGA sono partners per la comunicazione.

Angela e Mary fanno parte di una razza bovina autentica dell’Appennino modenese che era stata dichiarata estinta ma che si arricchisce progressivamente di nuovi capi come i 14 che il 6 gennaio scorso sono arrivati da un’azienda storica modenese che ha chiuso l’attività per gravi problemi di famiglia e che pure erano destinati alla macellazione. Anch’essi contribuiranno a produrre con il loro latte Parmigiano Reggiano Bio di montagna che poi sarà a disposizione dei consumatori attraverso una rete selezionata di distribuzione e il punto vendita diretto “La corte del re e della regina” dove si possono acquistare anche altri prodotti biodinamici.

Il Caseificio Santa Rita, guidato da Graziano Poggioli, attende che la pandemia se ne vada per tornare a ospitare appassionati, ragazzi delle scuole e tanti diversamente abili i quali, nelle giornate del Festival del letame, possono scoprire che l’agricoltura ha bisogno di loro.

PIZZAIOLI ARGA ABRUZZO (UNAGA-FNSI) PREMIA IL CAMPIONE DEL MONDO LUCIO PASSERI

Premiato ieri, nella splendida cornice del locale “Foconè” di San Giovanni Teatino (CH), Luciano Passeri, già campione del mondo dei pizzaioli in Salsomaggiore Terme, dapprima nel 2005 e di nuovo nel 2007, su input del dirigente Arga Abruzzo Paolo Minnucci ed alla presenza del presidente Arga Abruzzo e Vicario Nazionale Unaga (FNSI) Donato Fioriti, dello Chef Santino Strizzi (Presidente U.be.M.E. e FISAR per l’Abruzzo) e del Sindaco di San Giovanni Teatino Luciano Marinucci.

“Il premio “Pizzaiolo dell’Anno”, curato da Arga Abruzzo, i giornalisti agroalimentari ed ambientali di Unaga , il gruppo nazionale di settore della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (F.N.S.I.),-spiega Fioriti– , “in primis” dal collega Paolo Minnucci, insieme ai Premi nel settore gelateria e pasticceria, vuole esprimere vicinanza al settore  in un momento così delicato e sottolineare peculiarità e qualità di tanti bravi professionisti”

“Ho ricevuto attestati di stima ovunque con due titoli mondiali che parlano da soli- ha riferito molto soddisfatto Luciano Passeri– ma questo ha un sapore tutto particolare perchè, ormai è noto, nessuno è profeta in patria. Si tratta di un premio alla qualità delle materie prima ed al grande impegno profuso da sempre perchè la cucina è la mia vita”.

Soddisfatto anche il primo cittadino, che ha chiosato: “Conosco Luciano Passeri da molti anni e devo dire che rappresenta l’orgoglio del territorio. E’ un premio più che meritato che inorgoglisce l’intera collettività che rappresento”.

LE OCCASIONI PERDUTE PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA DELL’AGRICOLTURA ITALIANA.ANDRA’ MEGLIO NEL 2021?

Le olive biologiche appena raccolte dell’Oleificio Matalucci Ortenzia di Scerne di Pineto (TE). L’azienda fa parte del progetto Filieracorta del Cerrano, iniziativa del Comune di Pineto, Assessorato all’Ambiente, con il patrocinio dell’Area Marina Protetta e coordinata da Wigwam Circuit

Sono state molte le occasioni perse nel 2020 per la transizione ecologica dell’agricoltura italiana, dalla nuova Legge sul biologico, ferma al Senato da oltre due anni, alla mancata approvazione degli emendamenti alla Legge di Bilancio 2021 finalizzati ad investire nelle filiere del Made in Italy Bio e nella diffusione dei distretti biologici. Lo denunciano insieme FederBio e WWF a cui Unaga si aggiunge nell’ auspicio che l’anno appena iniziato segni una decisa inversione di tendenza.

E’ in attesa l’attivazione di un fondo per incentivare il consumo di prodotti biologici per le famiglie con donne in gravidanza e bambini fino ai 3 anni, l’utilizzo della fiscalità nazionale per favorire la transizione verso l’agricoltura biologica in relazione alle esternalità positive per l’ambiente e la biodiversità.

Confettura extra al peperoncino biologica delicata dell’Azienda Agricola Biodinamica Lu Cavalire di Scerne di Pineto (TE), aderente al Progetto Filieracorta del Cerrano

Atteso invano nel 2020 anche il nuovo Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari che avrebbe dovuto fissare regole più severe per tutelare le coltivazioni biologiche dalla contaminazione accidentale causata dalla deriva dei trattamenti con pesticidi dai terreni confinanti.
Nonostante tutto, sono aumentate le vendite di prodotti biologici nella grande distribuzione (+19.6%) con picchi nei discount (+23.7%) e nei piccoli supermercati di quartiere (+26.2%) registrata in piena diffusione del contagio da Coronavirus (Fonte: ricerca Nielsen Connect e Assobio).Delusione anche per i contenuti del documento programmatico del Governo sul piano per la “Next Generation EU” dove non c’è alcun riferimento alle Strategie UE “Farm to Fork” e Biodiversità 2030 e non sono previsti investimenti specifici per l’agricoltura biologica. Proprio in questi giorni si stanno rianalizzando le priorità e i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), mentre,per promuovere una vera agricoltura sostenibile, sarebbe necessario un piano nazionale di conversione al biologico per valorizzare le filiere del Made in Italy bio e per la promozione di distretti biologici, a partire dalle aree interne e dalle aree naturali protette, un’opzione strategica per promuovere l’occupazione dei giovani agricoltori in coerenza con il Green Deal europeo.

Nella Missione “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”, la seconda delle sei del PNRR, ricade anche l’agricoltura sostenibile, con risorse destinate ai contratti di filiera (1,8 miliardi di euro), senza però riferimenti al biologico. Altri 1,8 miliardi di euro sono previsti per il parco “agrisolare” con incentivi per l’ammodernamento dei tetti degli immobili ad uso produttivo nel settore agricolo, zootecnico e agroindustriale (installazione pannelli solari, isolamento termico, sostituzione coperture in eternit, ecc.) per l’efficienza energetica del comparto, tutti interventi che non mettono in discussione i modelli di produzione intensivi, in particolare nel settore zootecnico.

Nella Missione per la “Parità di genere, Coesione sociale e Territoriale” non vi è alcun riferimento al ruolo potenziale dell’agricoltura multifunzionale mentre la diversificazione delle attività nelle aziende agricole in settori come l’agriturismo, la trasformazione delle materie prime e la vendita diretta, l’e-commerce e i servizi sociali rappresenta oggi un’importante opportunità per lo sviluppo delle aree interne, in particolare per le giovani imprenditrici agricole.