Arturo Diaconale lascia un vuoto nel mondo del giornalismo nazionale, ma anche in quello abruzzese. La sua scomparsa sconcerta tutta la direzione e gli iscritti di Arga Abruzzo (il gruppo giornalistico di specializzazione agro alimentare ed ambientale della FNSI) non solo per la perdita di un professionista di alto livello, ma anche per l’uomo e l’amico. Diaconale, abruzzese di nascita e romano d’adozione, per quanto riguarda la nostra regione aveva favorito la nascita di un Coordinamento editoriale locale de “L’Opinione”, dove è stato Direttore fino all’ultimo.
Così Antonio De Panfilis (direttivo Arga Abruzzo) e Donato Fioriti, Presidente Arga Abruzzo e Vicario Nazionale Unaga (FNSI).
“Parliamo dello storico quotidiano nazionale, di ascendenza liberale, -sottolinea De Panfilis, collaboratore di Diaconale – che aveva avuto i prestigiosi natali per volere di Cavour. La sponda abruzzese, eravamo nella prima metà degli anni duemila, aveva coinciso con uno slancio nazionale di settorializzazione mirata, che seguiva la linea della diffusione parlamentare “brevi manu”. E l’Abruzzo come accennato, vi partecipava in pieno avendo referenti in tutte le principali città abruzzesi, per volere del suo Direttore.”
“A Diaconale siamo particolarmente grati – aggiunge Fioriti– come giornalisti ambientali FNSI per il ruolo svolto nell’ambito della direzione del “Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga”, negli anni immediatamente successivi”.
“Qui, per mandato ma anche per vocazione,- concludono De Panfilis e Fioriti- fu particolarmente vicino ai temi “green”: dal turismo ambientale a quello ambientale ed enogastronomico, temi che coincidono perfettamente con quelli del nostro gruppo di specializzazione. Alla famiglia ed agli amici più intimi che lo ricordano con il nostro identico affetto, vanno le più sentite condoglianze”.
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Si tratta del convegno nazionale più importante della Giornata e punta a ricordare che, finita l’emergenza Covid-19, resterà l’emergenza ambientale legata ai suoli e alla perdita progressiva della loro biodiversità. I lavori inizieranno alle ore 9:00 e si concluderanno alle ore 13:30.
Unaga ha aderito alla manifestazione e il Presidente Roberto Zalambani svolgerà un intervento intorno alle ore 12 sul tema: “Troppe giornate mondiali! Il dovere dei giornalisti di dare il giusto valore a quelle più importanti”.
O con un solo tocco sull’iPhone: Italia: +390200667245,,83982246213# o +3902124128823,,83982246213#
O telefonicamente: Componi (per una qualità migliore, componi un numero basato sulla tua posizione corrente): Italia: +39 020 066 7245 o +39 021 241 28 823 o +39 069 480 6488
Il 4 dicembre la Giornata mondiale del suolo verrà celebrata presso la FAO dalle ore 13:00 alle ore 14:30. Nell’occasione verrà presentato il Rapporto sullo stato delle conoscenze sulla biodiversità del suolo. Hastag per seguire la cerimonia: #BiodiversitàDelSuolo.
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di Daniela Paties Montagner, Membro del Direttivo ARGA FVG
“Coltivatori di Emozioni” è la prima piattaforma italiana di social farming realizzata per supportare fattivamente i piccoli produttori agricoli, per la salvaguardia dei territori rurali a rischio di abbandono, ed il recupero di antiche tradizioni contadine, tramite uno strumento di solidarietà: “l’adozione a distanza dei coltivatori e delle loro tradizioni agricole”. Un sistema rivolto sia ai privati che vogliono avvicinarsi alla bellezza e complessità delle attività agricole, sia alle imprese, che tramite il sostegno a piccoli produttori selezionati possono contribuire a preservare e tramandare le eccellenze agricole del Made in Italy. In occasione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile-Sustainable Development Goals (SDG), Coltivatori di Emozioni ha ottenuto il premio Green Pride 2018 come Best Practice, per aver ideato un nuovo ciclo produttivo responsabile a sostegno dell’ambiente e delle microeconomie locali, applicando la tecnologia all’agricoltura per recuperare i terreni incolti, tutelare l’ambiente e creare nuove opportunità di Green Job. L’iniziativa rientra nell’ambito di Agenda 2030, un programma sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 paesi membri dell’ONU ed ingloba 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Coltivatori di Emozioni punta a raggiungerne alcuni tra i quali: -Obiettivo 12: Consumo e produzioni responsabili; -Obiettivo 8: Lavoro dignitoso e crescita economica e Obiettivo 15: La vita sulla terra.
Il progetto è un’iniziativa nata a livello locale in Puglia nel 2016, che si è poi estesa su base nazionale. Sin dall’inizio é stata sostenuta dallo Chef Simone Rugiati, grazie alla condivisione di valori e intenti, quali: portare in tavola prodotti naturali, provenienti da un’agricoltura sostenibile e/o biologica, che rispetti la biodiversità e il benessere del consumatore. “Un viaggio emozionante” articolato in 5 episodi, partendo dai viticoltori dell’IGT Montecastelli in Val di Cecina, ai risicoltori in Lomellina ed i tartufai dell’Oltrepò pavese, per poi passare tra gli uliveti pugliesi e molisani, sino ai produttori di salumi abruzzesi. Si alterneranno racconti, storie ed un momento di convivialità, che riunirà alcuni dei produttori della rete di Coltivatori di Emozioni. Grazie ai canali social di Simone Rugiati e di Coltivatori di Emozioni, verrà documentato questo primo viaggio alla scoperta dell’Italia : https://www.coltivatoridiemozioni.com/tour-delle-emozioni/
Come dichiarato da Paolo Galloso, founder di Coltivatori di Emozioni: «La protezione dei nostri patrimoni e la riscoperta delle coltivazioni tradizionali delle aree rurali italiane costituiscono l’energia che anima il nostro progetto. Tutti noi abbiamo il dovere di salvaguardare le tradizioni e le tipicità italiane. Vogliamo concretizzare i nostri obiettivi, coinvolgendo Simone in questa nuova avventura. Crediamo che attraverso una figura come lui possiamo dare voce ai piccoli produttori italiani e promuovere quei borghi che versano in uno stato di abbandono. Così facendo vogliamo riuscire nel nostro intento ambizioso di creare una rete sostenibile di sostenitori per custodire i nostri tesori che hanno fatto grande l’Italia».
Situazione drammatica in buona parte del territorio della Sardegna a causa del maltempo. La zona più colpita dell’isola è concentrata nel territorio compreso tra Bitti, Dorgali, Nuoro e la Valle del Cedrino.
Si contano per il momento morti e dispersi. I comparti dell’agricoltura e della pastorizia sarda sono stati colpiti in modo massiccio e violento. “I danni sono davvero ingenti- afferma il Presidente provinciale Coldiretti Nuoro Leonardo Salis – ci sono tantissime strade rurali e ponti distrutti che hanno isolato gli ovili. Molte aziende sono rimaste senza corrente elettrica, non possono utilizzare le mungitrici e sono senza acqua non potendo utilizzare i pozzi. Ettari e ettari di erbai dilavati. Scorte di foraggio e mangime bagnate, stalle allagate”. Un vero disastro.
In Sardegna la macchina dei soccorsi si è subito mobilitata per fronteggiare l’emergenza. La Giunta regionale ha destinato una parte del bilancio a sostegno delle attività coinvolte nel disastro. Secondo Il Presidente della Coldiretti Sardegna “Il primissimo e approssimativo bilancio è già molto pesante. Quello più grave e incommensurabile è la perdita delle vite umane. In questo momento allevatori e agricoltori sono concentrati a limitare i danni e mettere in sicurezza le aziende. Nei prossimi giorni avremo un quadro più preciso che sappiamo già essere molto più pesante”.
Lo scenario del rischio in Italia è assai critico e preoccupante. Infatti sono 7 milioni gli italiani che vivono in zone a rischio alluvioni e frane determinate da alcuni fattori climatici o da spaventose ed illegali cementificazioni, che condizionano la vita e il lavoro.
La campagna agrumicola 2020/2021 risente di una profonda crisi. I prezzi alla produzione sono bassissimi; le clementine IGP Calabria realizzano in campagna un prezzo che non copre nemmeno i costi di produzione; le forti piogge dei giorni scorsi hanno determinato danni consistenti. “Per coprire i costi di produzione e raccolta – ci ha dichiarato Franco Aceto Presidente di Coldiretti Calabria – ci vogliono almeno 35/40 cent. a kg! E’ un conto economico per gli agricoltori che è drammatico, denuncia”. La crisi causata dal Covid, i limiti alla movimentazione delle merci e delle persone, la chiusura dei ristoranti, le temperature più alte della media stagionale che hanno accorciato i tempi di maturazione, con le piogge alluvionali che hanno determinato la cascola del frutto in una percentuale fra il 30 e il 40%, hanno compromesso il reddito degli agricoltori.
“Il territorio della Sibaritide – aggiunge Aceto – , che impernia la sua economia proprio sulle clementine, è soggetto ad un tracollo senza precedenti a cui si aggiunge il “solito” atteggiamento della Grande Distribuzione Organizzata che non riconosce agli agricoltori prezzi remunerativi. La Coldiretti invita i cittadini-consumatori e gli operatori economici a aderire con atti concreti alla campagna di mobilitazione #MangiaItaliano, privilegiando negli approvvigionamenti arance e clementine made in Calabria al 100% e gli altri prodotti agroalimentari del territorio.
Auspica inoltre “un patto etico di filiera” tra il mondo della produzione e della distribuzione per garantire almeno i costi di produzione e di raccolta. Abbiamo altresì chiesto al Dipartimento Agricoltura – riferisce Aceto – l’esigenza di predisporre un Piano Agrumi regionale e di attivare misure specifiche per contrastare la crisi quali ritiro di prodotto, insieme al MIPAAF, da destinare alla distribuzione gratuita e agli indigenti.
L’ipotesi dei ritiri potrebbe configurarsi oltre che per il prodotto fresco anche per il succo che renderebbe più gestibile la particolare emergenza. Speriamo in un bando per ritiri di generici di “succhi di frutta” che, se opportunamente utilizzato, potrebbe, seppur parzialmente, ristorare il settore”.
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Il 26 novembre è stato siglato il “Patto di Spello” tra Città del Vino, Città dell’Olio, Movimento Turismo del Vino e dell’Olio e Federazione Italiana Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori. Anche Unaga partecipa alla promozione attraverso le colleghe giornaliste di ADD Comunicazione. La Ministra alle politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova ha dato la sua disponibilità alla creazione di una cabina di regia nazionale. Soddisfazione ha espresso il Presidente della Fige (Federazione Italiana Giornalisti Enogastronomici ) e Consigliere nazionale Unaga Ugo Iezzi.
Teresa Bellanova
L’accordo siglato tra le quattro più importanti organizzazioni italiane che si occupano di turismo enogastronomico è stato fortemente voluto a seguito della recente emanazione della legge sull’enoturismo e sull’oleoturismo.
A fotografare l’attuale stato dell’arte è intervenuta Roberta Garibaldi, autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano e docente di Tourism management che ha affermato: “ Nell’ultimo decennio è cresciuta la rilevanza del cibo, del vino, dell’olio, nel turismo: oggi la quasi totalità dei viaggiatori compie esperienze a tema nel corso della propria vacanza, con il 45% degli italiani e il 53% degli stranieri che visitano una destinazione con motivazione primaria l’enogastronomia. Nonostante la grave crisi che ha colpito il turismo del nostro Paese, con un calo dei pernottamenti stimato a -49%, il turismo enogastronomico, ha saputo mantenere e crescere il suo appeal e le prospettive nei prossimi anni sono di un ulteriore rafforzamento. L’enogastronomia può e deve essere un asset trainante dello sviluppo del turismo dell’Italia durante e dopo il COVID-19. Le azioni sinergiche che usciranno dal tavolo di lavoro, imprimeranno sicuramente una svolta, tanti saranno i temi da affrontare per lo sviluppo del settore: rafforzare le attività di analisi e di comunicazione, sviluppare l’offerta di sistema agevolandola sia attraverso la normativa che attraverso incentivi finalizzati, stimolare l’innovazione, la digitalizzazione, la sostenibilità”.
“Protagonisti di questo patto, non sono semplici associazioni di rappresentanza di istituzioni e aziende – ha detto Paolo Morbidoni, Presidente della Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria e della Federazione nazionale delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori – ma aggregano i soggetti che partendo da zero in questi ultimi venti anni hanno costruito dal basso l’enoturismo e l’oleoturismo italiano”. Michele Sonnessa – Presidente Associazione Nazionale Città dell’olio ha ribadito come siano ormai diversi anni che le “Città dell’Olio hanno scelto di puntare sul turismo dell’olio promuovendo iniziative importanti come la Camminata tra gli olivi e il Primo Concorso nazionale Turismo dell’Olio”. Il Presidente Floriano Zambon ha presentato l’ Associazione Nazionale Città del Vino che nata nel 1987, riunisce circa 450 Comuni italiani ed enti territoriali ed opera per la promozione e la valorizzazione dei territori del vino attraverso progetti di marketing territoriale.
Nicola D’Auria – Presidente Nazionale Movimento Turismo del Vino e dell’Olio, ha chiesto una forte collaborazione tra le Istituzioni e i settori vinicoli, oleicoli, alimentari e turistici per garantire al nostro Paese il ruolo leader a livello internazionale.
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EIMA International, la rassegna mondiale della meccanica per l’agricoltura, la cura del verde e la relativa componentistica, di cui Unaga è uno dei partner per la comunicazione, terrà la sua 44ma edizione, presso il quartiere fieristico di Bologna, dal 19 al 23 ottobre 2021.
Questa la decisione maturata il 25 novembre scorso dal Consiglio d’Amministrazione di FederUnacoma Surl – la società di servizi dell’ associazione italiana dei costruttori che è organizzatrice diretta dell’ evento – al termine di un’ attenta valutazione circa il calendario delle esposizioni internazionali, le disponibilità del quartiere fieristico di Bologna, la stagionalità delle lavorazioni agricole, ma soprattutto in base alle proiezioni sull’ evoluzione della pandemia Covid 19 e sulle strategie di contenimento messe in atto dai Governi.
La rassegna dell’EIMA, che avrebbe dovuto tenersi nel novembre di quest’anno e che era stata spostata al febbraio 2021 a causa dell’ emergenza sanitaria e del divieto di svolgere manifestazioni fieristiche, viene così ulteriormente spostata, e collocata in un momento dell’ anno nel quale si spera che l’emergenza sanitaria possa essere avviata a soluzione anche grazie all’ avvio delle previste campagne di vaccinazione.
I vertici di FederUnacoma puntano a realizzare un evento di alto contenuto dal punto di vista tecnologico e commerciale, che possa rappresentare anche simbolicamente un momento di rinascita dopo le travagliate vicende del 2020 e il perdurare dell’emergenza ancora previsto nella prima metà del prossimo anno.
EIMA International tornerà al proprio posizionamento ordinario con la 45ma edizione, già fissata per il novembre 2022.
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Sarà difficile dimenticare questo 2020. L’epidemia per Covid-19, oltre ad aver causato centinaia di migliaia di decessi in tutto il mondo e messo in un angolo tanti aspetti che tengono in piedi il tessuto sociale delle comunità, ha provocato un autentico sconquasso all’economia globale, compresa quella dei 27 Stati Membri dell’Unione Europea.
In questi mesi le Istituzioni comunitarie non sono rimaste a guardare; ora però i Paesi europei attendono il varo degli strumenti economici annunciati, indispensabili per una rapida ripresa.
È all’interno di questo quadro che si sviluppa il webinar di ARGAV (Associazione Regionale Giornalisti Agroambientali del Veneto e Trentino-Alto Adige)
L’EUROPA CHE VERRÀ
venerdì 4 dicembre 2020, ore 18:00-19:30
Si parlerà di Bilancio europeo 2021-2027, strumenti economici collegati e politiche di grande interesse per l’intera collettività, a partire dalla futura Politica Agricola Comune (PAC) post 2020.
Interverrà: Laura Ambrosino, responsabile Media e Comunicazione della Commissione europea – Rappresentanza a Milano.
Il 17 dicembre 2020 a Bologna, attraverso una cerimonia non in presenza, verranno proclamati i vincitori del Premio giornalistico EIT Food riservato ai colleghi che si occupano di alimentazione sana e sostenibile in Italia.
Il Consorzio EIT Food, organismo indipendente della UE con partner italiani degli ambiti imprenditoriale e accademico, mira a diffondere buone abitudini e iniziative salutari. Unaga è stata scelta come partner istituzionale in rappresentanza della stampa specializzata riconosciuta da Ordine e Sindacato dei giornalisti e inserita nella Giuria. Questo ci ha consentito di allargare la rete di rapporti con giornalisti e media degli ambiti agroalimentare e ambientale e di accreditarci in ambito europeo al più alto livello.
EIT Food è una delle otto comunità istituite dall’ Istituto Europeo di innovazione e tecnologia, unica specifica per il comparto Food.
Il coordinamento del Premio 2020 per l’Italia è stato affidato al Future Food Institute, ecosistema nato a Bologna per valorizzare l’innovazione alimentare facilitando la transizione verso lo sviluppo sostenibile attraverso programmi congiunti con Agenzie delle Nazioni Unite, Governi, Ong, laboratori di pensiero globali e industrie alimentari.
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Il rapporto faro riserva un’attenzione particolare all’acqua e al miglioramento dell’efficienza, della produttività e della sostenibilità nel conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) è in procinto di pubblicare lo “Stato dell’alimentazione e dell’agricoltura 2020”, un rapporto faro che quest’anno si concentra sulla scarsità di risorse idriche e sullo stress idrico in tutto il mondo.
Il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, l’Economista capo della FAO, Maximo Torero, e la Scienziata capo della FAO, Ismahane Elouafi, presenteranno il rapporto nel corso di un apposito evento che si terrà in modalità virtuale giovedì 26 novembre 2020, alle ore 15:00 (ora di Roma).
L’evento, che prevede anche una sessione di domande e risposte, sarà trasmesso via web. Per partecipare alla sessione di domande e risposte è necessario registrarsiqui.
Il rapporto contiene nuovi dati relativi alla scarsità di risorse idriche e allo stress idrico in tutto il mondo con riferimento agli Obiettivi di sviluppo sostenibile di cui la FAO è custode. Fa una stima del numero di persone che attualmente vivono e che in futuro vivranno in regioni colpite da gravi o elevati livelli di stress idrico e da episodi di siccità particolarmente frequenti ed esamina in che modo l’agricoltura, che è di gran lunga il maggior consumatore di acqua dolce e piovana nel panorama dei settori produttivi, può ottimizzare e rendere più sostenibile l’uso di una risorsa che sta diventando sempre più rara.
Il rapporto SOFA esplora inoltre le opportunità di gestione delle risorse idriche in tutto il mondo, dai programmi di incentivazione e applicazione di regimi tariffari alle tecniche innovative di raccolta, immagazzinamento e irrigazione fino a quadri internazionali di scambio commerciale, anche in considerazione delle enormi discrepanze in termini di disponibilità.