Giovanni Girolomoni parla nel salone di Palazzo Vecchio a Firenze davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
di Luana Spernanzoni, Presidente di Arga Marche
La cooperativa Girolomoni è stata selezionata tra le 7 aziende italiane insignite del titolo di “Ambasciatrice dell’Economia Civile 2020”. Un riconoscimento prestigioso al progetto a cui diede vita Gino Girolomoni nel 1971 quando, da giovane sindaco del comune di Isola del Piano (PU), cominciò a promuovere l’agricoltura biologica e a valorizzare la civiltà contadina. Dall’impegno che coinvolse il contesto sociale e gli agricoltori bio di Isola del Piano nasce nel 1977 la Cooperativa Alce Nero. Il marchio verrà ceduto 25 anni dopo, diventando Montebello®. Alla scomparsa del suo fondatore nel 2012, il marchio Montebello® cede il passo al marchio Girolomoni®.
La cerimonia è avvenuta nell’ambito della seconda edizione del Festival Nazionale dell’ Economia Civile, svoltosi il 26 e il 27 settembre, e si è svolta nel Palazzo Vecchio di Firenze alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Oggi la cooperativa “Gino Girolomoni”, che nel tempo ha contribuito in modo sostanziale allo sviluppo del biologico in Italia, rappresenta uno dei punti di riferimento più importanti del panorama del biologico del nostro Paese.
L’Economia Civile, anche attraverso l’evento del Festival Nazionale ad essa dedicato, promuove una nuova generazione d’imprenditori illuminati che hanno una prospettiva non solo di profitto ma anche un’attenzione verso gli aspetti sociali.
All’azienda “Girolomoni“, che promuove e mette in pratica un vero e proprio modello di agricoltura sostenibile, recuperando il territorio e che rappresenta un esempio virtuoso di come si possa fare economia in modo nuovo e più “civile”, sono giunti i complimenti dell’ UNAGA e di Arga Marche.
“Ricordiamo con affetto e gratitudine Gino Girolomoni che è stato con Antonio Ricci, il grande promotore di Arga Marche. Entrambi, con instancabile energia e passione,hanno valorizzato con l’attività giornalistica un nuovo modello di agricoltura rispettosa della dignità dell’uomo. Complimenti al figlio di Gino, Giovanni, Presidente della cooperativa, e a tutti i collaboratori. A loro si deve la crescita aziendale sostenibile che ha portato al prestigioso riconoscimento”. Così ha commentato il Presidente della nostra Unione nazionale Roberto Zalambani.
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Un “Giardino Laudato si’” al centro del Parco Regionale Veneto del Delta del Po. È il progetto, ispirato alla famosa enciclica ecologica di Papa Francesco e inserito nel percorso di celebrazioni dell’Anno Speciale Laudato si’, indetto dal Santo Padre, che verrà presentato domenica 4 ottobre a Rosolina (Rovigo), promosso da sette Comuni del territorio (oltre a Rosolina, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Porto Viro, Porto Tolle, Taglio di Po), dalla Regione Veneto e da Veneto Agricoltura, sotto la regia del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Santa Sede.
Il progetto, che prevede anche la realizzazione di un empatico manufatto, The living Chapel ideato dal famoso architetto Mario Cucinella, verrà presentato come detto il prossimo 4 Ottobre nel corso di un evento dove avverrà un felice connubio tra parola, musica, arte e natura, con il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli attori del territorio (imprese, artigiani, scuole, parrocchie, associazioni della società civile, esponenti del mondo politico-economico). “Così – come ha sottolineato Alberto Negro, Commissario straordinario Agenzia Regionale Veneto Agricoltura – questo territorio se prima era testimone di acqua e terra, da ora, grazie a questa realizzazione e alla benedizione del Santo Padre, sarà segno di acqua, terra e cielo”.
Alla presenza del Card. Peter K.A. Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, nonché di altre autorità rappresentanti il mondo delle Istituzioni a livello locale, nazionale e internazionale, il tenore Francesco Grollo, che inizierà tra l’altro dedicando un canto sacro dalla Basilica di San Marco a Venezia, terrà un “Concerto per l’Ecologia integrale”, accompagnato dall’Orchestra Ritmico-Sinfonica Italiana diretta dal maestro Diego Basso, nonché dai cori Art Voice Academy e Opera House. Il concerto, che prevede brani della tradizione cristiana, ma non solo (“Tu ci sei”; “Nessun dorma”; “Canto della terra”, eseguito in via eccezionale al pianoforte dal maestro Francesco Sartori, che ne è anche il compositore; “Panis Angelicus”, più alcuni fuoriprogramma), volti a simboleggiare il legame armonioso tra vita, relazioni umane, economia, valori dell’incontro e dell’accoglienza, tutela degli eco-sistemi e delle biodiversità, si svolgerà su una piattaforma di legno galleggiante sull’acqua. Al termine, il Card. Turkson inaugurerà la “Cappella Laudato si’”, realizzata dall’Arch. Mario Cucinella con la collaborazione di alcuni partner tecnici di prestigio internazionale. Il progetto del “Giardino Laudato si’” nasce come idea di un nuovo modello di sviluppo, grazie alla collaborazione di sette Amministrazioni locali e delle forze produttive, economiche, educative e sociali del territorio. Esse – a seguito della pubblicazione dell’Enciclica Laudato si’ (2015) – hanno deciso di creare una partnership per la valorizzazione e la cura degli ecosistemi e delle biodiversità presenti nell’area del Delta del Po, integrandole alle attività umane e dando vita anche a un nuovo linguaggio espressivo ispirato all’interconnessione. Gli amministratori locali e i decision makers interessati hanno colto la sfidante esortazione di Papa Francesco nel «chiedere, per favore, a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: siamo “custodi” della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell’altro, dell’ambiente» (Francesco, Omelia nella Messa di inizio del ministero petrino, 19.III.2013). Il Delta del Po è un luogo abitato e coltivato, una terra che il fiume ha costruito e l’essere umano ha modellato e trasformato. Uno scrigno di biodiversità. A maggior ragione – ha dichiarato in rappresentanza di tutti i sindaci del Delta del Po veneto Franco Vitale, Sindaco di Rosolina – “siamo grati al Santo Padre e al progetto Giardino Laudato si’, perché così viene altamente riconosciuto quello che da sempre per noi tutti è un patrimonio da rispettare, valorizzare e perpetrare”. La “Cappella Laudato si’” troverà collocazione all’interno del Giardino Botanico di Porto Caleri, voluto dalla Regione Veneto e gestito da Veneto Agricoltura assieme al Parco del Delta del Po, si connota come sintesi dei valori naturalistici di questa area umida unica.
In questo senso, ha detto il tenore Francesco Grollo, “il Giardino Laudato si’ sarà un segno di pace e armonia. La musica e il canto ci immergono in questa dimensione: ci fanno avvicinare tra di noi, ci mettono in relazione con il creato e ci aprono alla lode e alla trascendenza”. Così come la “Cappella Laudato si’”, realizzata all’interno del Giardino, grazie all’impegno del Comune di Rosolina e Veneto Agricoltura e altre realtà locali nel rispetto dell’eco-sostenibilità ambientale e seguendo i principi dell’omonima Enciclica di Papa Francesco. “Nel contesto del Delta del Po – ha detto l’Arch. Mario Cucinella ideatore del manufatto – non dobbiamo aggiungere nulla se non costruire una nuova amicizia con la natura.
“The Living Chapel” è una luce nella notte del parco, un segno immateriale e un’architettura per guardare lo spettacolo della natura”. Dopo il 4 ottobre il progetto vedrà poi una serie di iniziative dedicate a scuole, parrocchie, imprese, università e famiglie, affinchè tutti si impegnino a vivere il messaggio della Laudato si’.
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È morto ieri mattina nella sua abitazione di Udine il collega Piero Villotta. Aveva 72 anni. Malato da tempo, conviveva con quel suo cuore “matto” che comunque non lo aveva mai tenuto lontano dalle molte attività nel settore giornalistico, seppure in pensione.
La grande passione per questo mestiere, si sviluppò dapprima come collaboratore, poi diventando redattore a tempo pieno alla cronaca prima di Verona poi del Friuli del Gazzettino. Dopo un periodo al quotidiano Veneto – al quale rimase sempre molto legato – Villotta entrò in Rai nel 1987, dapprima nella redazione di Trieste poi dal 1995 nel nucleo di Udine.
Per qualche anno curò anche la storica rubrica radiofonica della Rai in onda da oltre 40 anni ogni domenica mattina “Vita nei campi”.
Per dodici anni è stato anche presidente dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia e ha ricoperto diversi incarichi nella Federazione nazionale della stampa e nell’ordine nazionale. Dopo il pensionamento ha guidato il Ducato dei vini friulani ed è stato vicepresidente dell’Ente Friuli nel mondo. È stato inoltre presidente di Arga Friuli Venezia Giulia e poi è rimasto nell’associazione come presidente onorario. Un collega preparato che ho avuto modo di frequentare e apprezzare. Tante le “albe” alla conduzione del Gr del mattino trascorse insieme, in collegamento, lui da Udine io da Trieste. E anche se presi dal lavoro, non mancavano mai le sue celebri battute e citazioni, con intelligente ironia, per commentare i fatti appena accaduti.
Poi all’ARGA del Friuli Venezia Giulia dove esprimeva la sua conoscenza e attenzione per i prodotti del nostro territorio che intendeva sempre valorizzare e far conoscere per le loro qualità. Ma ciò che lo ha caratterizzato sempre, un grande amore per la sua terra, il Friuli.
Sono appena arrivate in Italia direttamente dall’Australia circa 100 tonnellate di arance rosse Moro che saranno selezionate per entrare nei reparti dell’ortofrutta della GDO italiana. Si tratta di un primo test di Oranfrizer svolto in esclusiva con Coop Italia.
L’azienda specializzata nella distribuzione di agrumi, che con UNAGA non è nuova a presentazioni fieristiche, accoglie e soddisfa l’esigenza che si è fortemente registrata negli ultimi mesi. Le arance rosse sono state in cima alla lista della spesa degli italiani, finchè disponibili. La curva si è spezzata quando il prodotto domestico è finito. Quelle rosse sono varietà di arance molto preziose e ricercatissime perché gustose, ricchissime di vitamina C e di antociani. Per distribuirle con continuità è necessario importarle, Oranfrizer avvia questa operazione con la sua supervisione. Quelle dell’emisfero Sud pigmentano in contro stagione rispetto all’area mediterranea, si raccolgono in piena estate. Dunque, secondo le attuali previsioni, le arance rosse giungeranno dall’estero solo nei mesi più caldi, cioè quando quelle di origine siciliana e in generale quelle prodotte in Italia non sono disponibili. L’importazione nel 2020 interessa arance rosse Moro provenienti dalla Riverina, la fertile regione del sud dell’Australia, bagnata dal fiume Murray. Sono molto pigmentate e saranno distribuite fino alla fine di ottobre. Dal 2021 la finestra temporale di importazione potrebbe essere più ampia.
“In Sicilia raccogliamo le nostre eccellenti varietà di arance rosse Moro, Tarocco e Sanguinello da dicembre a maggio – spiega Nello Alba, amministratore unico di Oranfrizer – In Italia inizieremo a dare continuità alla presenza di arance rosse importandole quando qui in Sicilia saranno esaurite, cioè da giugno a ottobre, selezioneremo i migliori raccolti dell’Australia e del Sud Africa. Questo, è il nostro primo test, stiamo controllando le arance rosse che abbiamo importato una ad una, come facciamo con le nostre arance siciliane da oltre cinquant’anni. Quando in Sicilia pigmenteranno le nostre prime arance rosse, saranno come sempre le uniche che offriremo sui mercati italiani ed esteri”.
L’origine australiana dei frutti è messa in evidenza oltre che in etichetta, anche sul display di tutte le confezioni lanciate con il brand appositamente dedicato “Oranfruits – Agrumi dal Mondo”.
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Alla bioeconomia, componente rinnovabile dell’economia circolare, dove tutti gli scarti diventano risorse per produrre nuove materie prime, energia e sostanze ad alto valore aggiunto, è stato dedicato l’evento in diretta streaming organizzato il 24 settembre dalla Fondazione Edmund Mach a San Michele all’Adige.
Dal suolo all’acquacoltura fino all’olio di oliva passando per l’allevamento degli insetti e i cosmetici naturali, l’utilizzo di rifiuti organici e scarti dell’agroindustria per l’estrazione di molecole e principi attivi da reintrodurre nei cicli produttivi, per il recupero della sostanza organica e dei nutrienti da utilizzare nei suoli agrari per il ripristino della fertilità, la produzione di energia rinnovabile e biocarburanti. Tra le aziende presenti, Bioenergia Trentino Srl, Carborem Srl, Microbion, Bef Biosystems, OlioCru e Areaderma. Importante anche il confronto con le iniziative in atto in provincia di Bolzano in tema di bioeconomia, con la partecipazione della Stazione Sperimentale di Laimburg.
Centro ittico FEM
Dopo l’intervento di Silvia Silvestri, Responsabile del Dipartimento ambiente e agricoltura di montagna del Centro Trasferimento Tecnologico, uno spazio è stato
dedicato all’adesione di FEM alla EIT Climate KIC e alla presentazione di due progetti cofinanziati (Progetto WEBio e Progetto C2Land), riguardanti l’uno la creazione di una piattaforma WEB per la quantificazione, caratterizzazione e geolocalizzazione delle biomasse, l’altro la possibilità di produrre un ammendante di qualità da trattamenti biologici e termochimici applicati in successione sul rifiuto organico per ottenere un carbonio stabile da utilizzare in agricoltura. Sono stati poi illustrati alcuni progetti sviluppati sul territorio provinciale, che hanno preso il via da realtà agricole e agroindustriali locali, quali il settore caseario, con la valorizzazione delle proprietà fitoiatriche del siero di caseificazione (Progetto PEI). Il settore dell’acquacoltura con più spunti innovativi di ricerca e sviluppo su un tema attuale relativo alla possibilità di produrre mangimi da materiali di recupero e dall’allevamento di insetti (Progetto GAIN). Altri progetti (PreBIOil, Violin) riguardano la valorizzazione di scarti della produzione oleicola fino alla produzione di alimenti prebiotici.
Infine un progetto che coinvolge il territorio per la coltivazione di piante officinali e l’estrazione di ingredienti per produrre cosmetici naturali di qualità. In tutti i casi i sottoprodotti di lavorazione sono stati indagati, anche in collaborazione con altri Enti e strutture di ricerca, per caratterizzarne componenti e proprietà e quindi avviati a processi di lavorazione e trasformazione, finalizzati a reinserirli nei cicli produttivi.
Un momento dell’ Assemblea di Federunacoma. Parla Simona Rapastella
Più di mille operatori da tutto il mondo si sono già registrati all’EIMA Digital Preview, anteprima virtuale di EIMA International. In programma dall’11 al 15 novembre, la preview digitale, tema forte dell’Assemblea Generale di FederUnacoma, inaugura una formula innovativa che permette alle imprese di preparare in modo ottimale la partecipazione alla manifestazione in presenza, in calendario dal 3 al 7 febbraio a Bologna.
Più di 400 aziende espositrici, sulle 1.600 prenotate, hanno già completato l’allestimento delle proprie room virtuali. L’evento fieristico dell’EIMA è stato il tema centrale dell’Assemblea Generale di FederUnacoma, l’associazione italiana dei costruttori di macchine agricole, organizzatrice diretta della rassegna, svoltasi il 24 settembre a Bologna. «L’esposizione mondiale rappresenta il primo appuntamento di settore dopo il lockdown della primavera scorsa, un evento che – ha spiegato il direttore generale di FederUnacoma, Simona Rapastella – ha il compito di rivitalizzare il mercato, di mettere nuovamente a contatto la domanda di tecnologie per l’agricoltura, che sta emergendo a livello globale, con le tecnologie prodotte dalle industrie costruttrici». Lo farà sperimentando una formula innovativa – è stato ribadito nel corso dell’Assemblea – che prevede l’anteprima in realtà virtuale e l’edizione tradizionale, così che l’attività degli operatori possa svolgersi in un arco di tempo molto ampio, combinando i vantaggi offerti dagli ecosistemi digitali con l’esperienza diretta resa possibile dalla rassegna fisica. Articolata in 15 “pianeti merceologici”, in rappresentanza dei 14 settori di specializzazione di EIMA International ai quale si aggiunge quello dedicato ai servizi, la piattaforma della Digital Preview prevede ampi spazi per la presentazione delle novità di prodotto e conference room per gli incontri Business to Business. «Grazie all’EIMA Digital Preview – ha concluso Rapastella – le industrie espositrici hanno la possibilità non solo di intercettare la domanda di tecnologie agricole proveniente da ogni parte del mondo, ma di selezionare e razionalizzare i contatti d’affari, preparando così in modo ottimale l’evento fisico di febbraio. Un evento che si svolgerà secondo le date previste dal calendario e che potrà offrire agli operatori standard di sicurezza che si pongono come i più elevati nell’intero panorama fieristico internazionale».
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(Pordenone, 24 settembre 2020) Nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 di ASVIS, il Polo Tecnologico di Pordenone, in collaborazione con eAmbiente ha organizzato per domani
il convegno “Essere sostenibili: un dovere oggi – evoluzioni normative e finanziarie”.
L’evento, in conformità alle disposizioni relative all’emergenza sanitaria, sarà fruibile on line.
IL POLO TECNOLOGICO E LA SOSTENIBILITA’
Un evento importante per il Polo, perché celebra un’ulteriore tappa strategica nella crescita e specializzazione dei servizi a favore delle imprese del territorio. Sono infatti trascorsi oramai cinque anni da quando il Polo di Pordenone sceglieva come competenza distintiva la trasformazione digitale di impresa (piano Calenda). Il percorso di conoscenze ed esperienze ci ha portato ad essere il primo parco del territorio certificato dal MISE come Centro di Trasformazione Digitale e il punto di riferimento sul territorio per i servizi e l’assistenza alle imprese.
Oggi il Polo fa un ulteriore passo e si pone al fianco delle imprese del territorio per supportarle nel cambio di paradigma, offrendo competenze distintive nel campo della sostenibilità. Competenze sviluppate in questi anni anche attraverso progetti di economia circolare di calibro internazionale. Nasce così oggi, a consolidamento di questo percorso, la nuova Unit Sostenibilità che, attraverso un modello a rete, coinvolge partner nazionali ed internazionali per orientare le imprese e offrire soluzioni ad hoc per il ripensamento strategico del proprio modello di business in chiave sostenibile, circolare e digitale.
IL CONVEGNO
Come anche Repubblica ha riportato, la nuova strategia europea sulla sostenibilità mostra in modo evidente il cambio di passo della Commissione Europea, che ha posto l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile al centro delle politiche dell’Unione. Ursula Von Der Leyen ha infatti affermato che “I nostri studi di impatto mostrano che le nostre imprese possono farcela, abbiamo le prove che ciò che fa bene al clima fa bene all’economia e ai cittadini”.
È questa la sfida che con questo convegno si vuole raccogliere, proponendo una serie di interventi che intendono offrire metodologie e nuove prospettive su come approcciare la sostenibilità in azienda coerentemente con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Fra i relatori il Polo Tecnologico presenterà i progetti di economia circolare Cinderela e Retracking, offrendo approcci e buone pratiche per introdurre non solo un nuovo modo di gestire i rifiuti, ma soprattutto innovazione del modello di business per l’eliminazione del concetto di scarto. eAmbiente offrirà invece una panoramica dal punto di vista della normativa in tema sostenibilità e futuri scenari. Cerved punterà l’obiettivo sul rating ESG e su come le aziende possano orientarsi verso investimenti responsabili tenendo in considerazione aspetti di natura ambientale, sociale e di governance, e Friulia calerà il focus sulle imprese del territorio. Consob, parlerà infine di come la finanza sostenibile, sia in grado di creare valore nel lungo periodo, indirizzando i capitali verso attività che non solo generino un plusvalore economico, ma siano al contempo utili alla società e non siano a carico del sistema ambientale.
Un evento che vedrà la presenza anche del Presidente di Unindustria Altoadriatico Michelangelo Agrusti e la partecipazione dell’Assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro.
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Innovativi, in presenza e digitali, accessibili e sicure, per liberare il potenziale di mercato e conoscenza che il Green Deal europeo mette al centro delle agende governative. Così saranno Ecomondo e Key Energy 2020, i saloni di Italian Exhibition Group dedicati all’economia circolare e alle fonti energetiche rinnovabili che si terranno alla Fiera di Rimini dal 3 al 6 novembre prossimi e che i giornalisti di UNAGA e delle ARGA seguono da molti anni.
«Rispetto al 2019 avremo il 70% degli spazi occupati – spiega Alessandra Astolfi, Group Brand Manager Green and Technology Division di IEG – un dato che in un momento come questo appare davvero straordinario. Abbiamo analizzato i bisogni di espositori, associazioni d’impresa e comunità scientifica, predisposto tre ingressi, 26 sale per Ecomondo e 10 per Key Energy, allestito un set televisivo per la trasmissione in streaming degli appuntamenti. Sottolineo la spinta sulle start up, la presenza della Commissione europea e dei nostri Ministeri di riferimento».
«Il Green Deal – parola di Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile – si configura come chiave fondamentale per l’utilizzo dei 209 miliardi del Recovery Fund, un’occasione storica per il cambiamento del modello di sviluppo. Perciò l’edizione di quest’anno degli Stati Generali della green economy dovrà contribuire a cogliere questa opportunità. Se pensiamo al nuovo target europeo di riduzione delle emissioni al 55 per cento, potete immaginare il cambiamento nel sistema energetico. E poi la mobilità sostenibile, la qualità ecologica del sistema alimentare, i temi climatici, ma anche la qualità della vita. Le politiche di green economy hanno efficacia se riescono a insediarsi nelle città».
«La scelta europea di alzare gli obiettivi climatici – sintetizza il professor Gianni Silvestrini, Presidente del Comitato scientifico di Key Energy –, ci obbliga ad accelerare moltissimo su rinnovabili, efficienza e mobilità elettrica. È una grande opportunità per questa manifestazione, se pensiamo solo al potenziale di crescita del settore fotovoltaico, mercato destinato a decuplicare la potenza annua installata grazie al combinato disposto di riduzione dei prezzi e del nuovo traguardo proposto dalla Commissione. Elementi che fanno sperare solidamente nella crescita di settore e di una manifestazione che ha i suoi capisaldi nelle rinnovabili, l’efficienza energetica e la mobilità elettrica e la smart city».
«Questa edizione – ci conferma il professor Fabio Fava, Presidente del Comitato scientifico di Ecomondo – parte con la buona notizia che l’economia circolare è al centro delle strategie dell’Europa e del nostro Paese. L’impatto del Covid19 rappresenta una sfida decisiva sull’innovazione delle filiere: digitalizzazione industriale, servizi e rigenerazione ambientale”.
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di Fabrizio Mandorlini (Vice Presidente ARGA Toscana)
Nasce in Toscana il sabrage con lo spumante: c’è l’Associazione Nazionale
Lo spumante italiano ha i suoi sciabolatori ufficiali. La particolare tecnica di apertura delle bottiglie attraverso l’utilizzo della sciabola, trova la connotazione made in Italy con la nascita dell’associazione nazionale La Sciabola sul collo che si prefigge di essere veicolo per la promozione e la valorizzazione dello spumante italiano nel mondo, attraverso attività di carattere culturale, didattico, editoriale e formativo.
A tenere a battesimo la nuova proposta, l’UNAGA, l’Unione Nazionale dei Giornalisti specializzati in Agroalimentare. L’iniziativa è stata presentata dal presidente Fabio Bagni a Roma alla Federazione Nazionale della Stampa. Non solo la teoria, ma anche la pratica. Il Presidente UNAGA Roberto Zalambani è stato il primo giornalista ad avere sciabolato spumante italiano, a cui ha fatto seguito il direttore della FNSI, Tommaso Daquanno.
L’iniziativa parte dalla Toscana e precisamente da San Miniato (in provincia di Pisa) dove ha sede l’associazione e dove la famiglia di Napoleone Buonaparte ha fatto la storia della città.
Fino ad ora, infatti, il sabrage veniva praticato infatti solo con le bottiglie di champagne, privilegiando il pregiato vino francese. La qualità del vino spumante italiano negli ultimi anni in Italia è cresciuta in modo esponenziale ed è sempre più apprezzata, sia prodotto con il metodo classico sia prodotto con il metodo charmat, dolce o secco che sia. Ogni regione ha le proprie punte di eccellenza. Ci sono poi vini spumanti che sono diventati un trend in Italia e un prodotto di esportazione che hanno conquistato notevoli fette di mercato estere. Ma chi può sciabolare? Chiunque lo vorrà e sono stati previsti sei livelli di qualifica di sciabolatore, bronze, bronze plus, silver, silver plus, gold e gold plus, raggiungibili per anzianità di associazionismo e solo dopo uno specifico esame che prevede la sciabolatura di una bottiglia ogni volta più grande: standard, magnum, jéroboam, mathusalem, salmanazar, balthazar. Ad ogni livello raggiunto sarà consegnato il relativo attestato di livello e lo spillo da giacca che certifica il livello raggiunto. La Sciabola sul collo si sviluppa sul territorio italiano tramite l’attività di referenti dislocati su tutto il territorio nazionale, che si occupano di organizzare eventi di aggregazione per gli associati e della crescita del numero tesserati. Chi aspira a diventare sciabolatore si può già iscrivere attraverso il sito www.lasciabolasulcollo.org
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Il primo Consiglio Nazionale dell’UNAGA nel 2020 in presenza si è svolto il 18 settembre a Roma presso la sede della FNSI in Corso Vittorio. Il nostro Gruppo di specializzazione ha voluto rimarcare il ruolo della Federazione per difendere e promuovere la professione giornalistica in un momento tanto difficile.
Il Sindacato non ha fatto mancare il suo apprezzamento con il saluto del Segretario Generale Raffaele Lorusso e la presenza del delegato di Giunta Claudio Silvestri e del Direttore Tommaso Daquanno. I due relatori: Pierluigi Roesler Franz, Presidente del Sindacato Cronisti Romani e Carlo Carrese, noto cassazionista, docente e formatore in corsi per mediatori civili e professionali, hanno affrontato temi di attualità quali la diffamazione a mezzo stampa, le liti temerarie e la manleva che imbavagliano i giornalisti. I problemi degli organismi di categoria sono stati affrontati dal Segretario Generale Gian Paolo Girelli, dalla vice Presidente della Commissione contributi e vigilanza dell’INPGI Antonella Monaco e dal vice Presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna Emilio Bonavita.
Il vice Presidente Vicario dell’UNAGA Donato Fioriti ha presentato la proposta, fatta propria dall’intera Giunta nazionale, di modificare i termini di rappresentanza dei gruppi di specializzazione in seno alle Assostampa regionali, utilizzando il criterio proporzionale degli iscritti per non escludere le piccole regioni. Il tesoriere, responsabile della sede e del sito Efrem Tassinato ha sottolineato l’andamento positivo delle quote nazionali 2020 nonostante il periodo di forte crisi. Lisa Bellocchi, delegata ai rapporti internazionali e vice Presidente ENAJ, ha posto l’accento sulle iniziative per valorizzare i giovani giornalisti e sull’ assemblea annuale, fissata a gennaio 2021 a Agromek, la più grande fiera agricola della Scandinavia. I lavori del Consiglio, coordinati dal Presidente Roberto Zalambani, hanno visto, tra gli altri, gli interventi del Presidente di ARGAV Fabrizio Stelluto, del vice Presidente di ARGA Toscana Fabrizio Mandorlini, del Presidente di ARGA Lazio Roberto Ambrogi, del Presidente dell’ARGA Piemonte Valle d’Aosta Fiorenzo Cincotti, dei rappresentanti sopracitati di Campania (Monaco), Friuli Venezia Giulia (Girelli) e Emilia Romagna (Bonavita).
La delegata di ARGA Lazio per la Provincia di Latina Tiziana Briguglio ha presentato, per la parte dedicata alle aziende, la Cantina Casale del Giglio e il Forno Maurizi mentre Mandorlini ha presentato la neonata Associazione sciabolatori spumante italiano (istituita di recente a San Miniato in provincia di Pisa) e il suo Presidente Fabio Bagni.
La Giunta nazionale di UNAGA: Lisa Bellocchi (Vicepresidente ENAJ); Roberto Zalambani (Presidente); Efrem Tassinato (Tesoriere e Responsabile delle Segreteria Nazionale); Donato Fioriti (Vicepresidente Vicario); Gian Paolo Girelli (Segretario Generale)
La degustazione che ha seguito la conclusione dei lavori, dcoi vini dell’Azienda Agricola Casale del Giglio. In foto: Massimiliano Marcuccio (Sommelier); Lisa Bellocchi (Giornalista e Vicepresidente Enaj); Tiziana Briguglio (Giornalista ARGA-Lazio di Latina)
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