di Carlo Morandini (Presidente ARGA Friuli Venezia Giulia)
Riprende l’attività di ARGAFVG, e in collaborazione con l’Associazione culturale La Riviera Friulana affronta per ripartire, per la prima volta ‘vis a vis’, dal vivo, con il pubblico quello che da una chiosa sui social, da un motivo di esistere per i talkshow televisivi, specialmente quelli di controinformazione, è divenuto un problema condizionante della nostra esistenza.
Ma, soprattutto, dell’informazione e della comunicazione: le cosiddette ‘fake news’, le notizie fasulle, artefatte, fantasma. Che nel periodo del ‘lockdown’, pardon, chiusura, hanno determinato la nostra vita sovrapponendosi alla comunicazione ufficiale, complice la totale incertezza nella quale ci siamo dibattuti, e siamo sopravvissuti nei mesi scorsi. A farne le spese sono stati anche i giornalisti della carta stampata come delle radio televisioni e del web. Che si sono dovuti arrabattare districando una matassa, una nuvola di rivoli di notizie false, o semplicemente tra di esse contradittorie. Che ha tempestato anche i social nel periodo della pandemia.
Carlo Morandini riceve il premio Pais, per la valorizzazione delle terre rivierasche e della cultura locale friulana
Così, a parlarne, con un occhio più attento ai problemi causati a, e vissuti, dal sistema del territorio e agroalimentare, sarà il Segretario generale UNAGA, l’Unione nazionale dei giornalisti agricoli, agroalimentari, dell’ambiente e territorio, Gian Paolo Girelli. L’occasione è fornita dalla prima presentazione della Carta del Gusto per il 2020. La prima dopo la chiusura da pandemia. Evento, che si sarebbe dovuto tenere nel mese di marzo dove si svolgerà sabato 20 giugno 2020, alle ore 19:00, a Casa Allegra, a Bevazzana di Latisana. Si tratta del bed&breakfast del viticoltore, artista, poeta, scrittore, Giovanni Toniatti Giacometti. Patron della Galleria La cantina di Latisana. A presentare la Carta del Gusto, Magazine on line sostenuto da Promoturismo FVG, guidato del giornalista e critico d’arte Vittorio Sutto, sarà il presidente dell’Associazione culturale La Riviera Friulana, Carlo Morandini. È auspicabile che le condizioni metereologiche consentano l’effettuzione della manifestazione all’aria aperta, a vista della struttura di allenamento dei campioni trottatori allevati nella realtà della quale Casa Allegra fa parte. In ogni caso, l’iniziativa si terrà nel pieno rispetto delle norme sanitarie in vigore dopo la riapertura dall’emergenza.
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La Starna italica ( Perdix perdix italica ), specie data formalmente estinta in natura, puo’ ritornare a riprodursi e a ripopolare i suoi habitat naturali grazie al progetto LIFE Perdix, presentato a Ferrara, nella sala del Consiglio del Castello Estense. Nel corso di un incontro al quale hanno partecipato Francesco Riga (Ist. Superiore Ricerche Ambientali), Massimo Buconi (Presidente nazionale Federcaccia), Antonino Morabito (Responsabile fauna e benessere animale Legambiente), Marco Fabbri (Presidente Parco Delta del Po), Dino Muto (Presidente Ente Nazionale Cinofilia Italiana).
Il progetto, finanziato dalla Comunità Europea, persegue il recupero della Starna italica, preso a emblema degli ambienti rurali e indicatore della salute degli ecosistemi agricoli europei, grazie ad un programma di allevamento e reintroduzione basato sulla selezione delle linee genetiche delle popolazioni italiane storiche. Il progetto, guidato dall’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale, si avvale della sinergia di un ampio partenariato. “La biodiversità agricola – ci ha dichiarato Francesco Riga dell’ISPRA – è fondamentale per la biodiversità naturale globale. La sua perdita, dovuta all’attività umana, sia in termini di sovra-sfruttamento delle risorse naturali, sia di alterazioni dell’ambiente, è oggi uno dei problemi di maggiore importanza su scala mondiale. Soprattutto negli ecosistemi rurali la sfida, nell’interesse comune, è lo sviluppo e l’adozione di soluzioni a tutela della biodiversità e dei servizi eco-sistemici”.
Affiancano ISPRA i Carabinieri del Comando Unità Forestali-Ambientali-Agroalimentari, la Federazione Italiana della Caccia, la francese Fedération Nationale des Chasseurs, Legambiente, il Parco Delta del Po e l’Ente Nazionale per la Cinofilia Italiana (cofinanziatore del progetto). L’area individuata per la prima reintroduzione della starna è la Zona Protezione Speciale “Valle del Mezzano”, nel territorio ferrarese. Il sito, con una superficie di circa 13.000 ettari, ricade in parte nel Parco del Delta del Po, ed è un’area valliva non abitata, bonificata alla fine degli anni ’60. Il progetto, oltre alla costituzione di una popolazione vitale e persistente di Starna italica, prevede la definizione di uno stock riproduttivo selezionato per le caratteristiche genetiche del taxon endemico italiano da utilizzare per fini di conservazione.
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Inquinamento atmosferico in calonelle regioni del Bacino padano nel periodo iniziale di applicazione del lockdown. È quanto emerge dalla prima valutazione dei dati sugli effetti della crisi sanitaria causata dal Covid-19. Le misure di contenimento adottate hanno generato una condizione inedita per quanto riguarda le concentrazioni di diversi inquinanti su tutto il territorio in relazione sia alla variazione delle emissioni che alle condizioni meteorologiche. Il punto della situazione è stato fatto in occasione della presentazione dei risultati dell’analisi Life Prepair sull’andamento della qualità dell’aria nelle settimane di emergenza.
Si tratta di un progetto europeo coordinato dalla Regione Emilia-Romagna e conta 17 partner tra cui le Regioni Veneto, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia-Giulia con le relative Agenzie regionali per la protezione ambientale, la Provincia autonoma di Trento, Arpa Valle d’Aosta, i Comuni di Milano, Torino e Bologna, la societàArt-ER (Attrattività, ricerca e territorio dell’Emilia-Romagna), la Fondazione Lombardia Ambiente e l’Agenzia per l’Ambiente della Slovenia. Sui dati illustrati sono intervenuti gli assessori regionali all’ambiente: Irene Priolo (Emilia-Romagna), Gianpaolo Bottacin (Veneto), Raffaele Cattaneo (Lombardia) e Matteo Marnati(Piemonte).
“Il primo report condotto dal progetto Prepair – hanno dichiarato – evidenzia le relazioni tra emissioni, trasporto e diffusione degli inquinanti, processi fisico-chimici che determinano la formazione di particolato secondario, ossia della parte più rilevante delle polveri sottili (pm10). Una dinamica fortemente influenzata dalle condizioni meteorologiche. Le principali criticità sulla qualità dell’aria nel bacino padano riguardano il superamento del valore giornaliero di pm10 e del limite annuale di biossido di azoto.
“La riduzione del 40% sull’intera pianura padana delle emissioni di Nox (ossidi di azoto e loro miscele) accompagnata da una riduzione del 14% delle emissioni di particolato primario è un risultato importante ma non del tutto sufficiente, nelle condizioni meteorologiche di stagnazione tipiche della pianura padana, a garantire il rispetto dei valori limite fissati dalle norme europee” sottolineano gli assessori.Questi primi risultati confermano comunque la validità della strategia dei Piani aria regionali.
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Il 18 giugno 2015 veniva pubblicata la lettera Enciclica “Laudato sì” sulla cura della casa comune. Dopo cinque anni ritorna di attualità sia perchè Papa Francesco ha indetto un anno di riflessione sui temi affrontati che saranno al centro della Settimana sociale dei cattolici italiani prevista nel novembre 2021 sia perchè nelle scorse settimana Mario Toso ha pubblicato con la Società Cooperativa Sociale Frate Jacopa di Roma il volume: “Ecologia integrale dopo il Coronavirus“.
Il vescovo di Faenza-Modigliana, già Rettore dell’ Università Pontificia Salesiana e Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, rilegge l’Enciclica, alla quale ha collaborato, alla luce della pandemia Covid-19 sottolineando come i mesi scorsi abbiano drammaticamente confermato come ecologia umana e ecologia ambientale siano strettamente connessi.
Un altro testo, che si consiglia fortemente di acquistare e leggere, è “La cura della casa comune” edito di recente dalla Fondazione Italiana di Bioarchitettura attraverso la Libreria Editrice Fiorentina con introduzione del Segretario generale della CEI mons. Stefano Russo. “Se vogliamo proteggere il pianeta Terra – scrive in apertura Wittfrida Mitterer – dobbiamo passare dalla visione egocentrica dell’uomo moderno ad un altruismo condiviso, universale”. Parlare di ambiente e manifestare nelle città non è però sufficiente: occorre investire in tutto quello che è sostenibile creando competenze e nuova occupazione.
A chi cerca lavoro, a chi vuole cambiarlo o a chi lo ha perso e vuole reinventarsi nell’ecologico viene in aiuto un altro recente e interessante libro: “100 green jobs per trovare lavoro“, guida alle professioni sicure, circolari e sostenibili, scritto da Tessa Gelisio e MarcoGisotti per le Edizioni Ambiente, con presentazione del Ministro dell’Ambiente SergioCosta. Il volume si conclude con utili consigli per imparare a navigare nel mondo del lavoro a cura di Angela Maria Di Luise.
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L’invito del presidente di ARGAV del Veneto per questo interessante appuntamento organizzato insieme ad UNAGA che prelure alla ripresa delle attività …dal vivo.
“Eccoci alla nostra terza videoconferenza,cui ovviamente vi chiediamo di partecipare; contestualmente informiamo che probabilmente potremo tornare ad incontrarci l’ultimo venerdì di Giugno al Circolo Wigwam di Arzerello di Piove di Sacco (segnatelo in agenda, ma seguirà, nel caso, specifico invito).
Intanto, ci vediamo venerdì su Zoom! A presto.
Il Presidente (Fabrizio Stelluto)”
Cos’è la biodiversità? Tanti ne parlano, spesso riferendosi solo alla biodiversità dell’Amazzonia o di altri luoghi esotici, ma in realtà è a rischio anche quella di casa nostra, a partire dalla biodiversità agraria e forestale.
Il tema è al centro del prossimo videoincontro organizzato da A.R.G.A.V. (Associazione dei Giornalisti Agroambientali di Veneto e Trentino Alto Adige) e UNAGA (l’Unione Nazionale della categoria) grazie alla collaborazione con Veneto Agricoltura.
L’invito è pertanto a raggiungerci su Zoom.us per
“SALVAGUARDIA DELLA BIODIVERSITA’ AGRARIA E FORESTALE: CUORE PULSANTE DELLE STRATEGIE AMBIENTALI LOCALI, NAZIONALI E DELL’UE”
Venerdì 19 giugno 2020 – Ore 18:00-19:30
Interventi:
“LA BIODIVERSITÀ IN POCHE PAROLE”
Giustino Mezzalira, direttore della Sezione Ricerca e Gestioni Agro-Forestali di Veneto Agricoltura
“API E BIODIVERSITÀ AGRARIA”
Lorenzo Furlan, dirigente del Settore Ricerca Agraria di Veneto Agricoltura, esperto internazionale di difesa integrata
“LA BIODIVERSITÀ FORESTALE”
Antonio Brunori, segretario generale del PEFC Italia, direttore responsabile della rivista online Ecodelleforeste.it
Conduce: Mimmo Vita, giornalista e presidente del CTS di UNARGA
Per partecipare al webinar vi sono possibilità:
1) cliccare sul link https://us02web.zoom.us/j/85132432646 scaricando così l’app (in automatico) di Zoom su pc o su cellulare e accedendo alla stanza virtuale del webinar
2) entrare nel sito www.zoom.us, accedere alla sezione “Join a Meeting” (a destra nel menù principale) e inserire la user ID 851 3243 2646
NOTA BENE: la sessione prenderà avvio appena gli organizzatori si saranno collegati, intorno cioè alle 17:50, l’accesso dei partecipanti alla stanza virtuale avverrà comunque alle ore 18:00
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E’ stato brevettato nel bolognese, a Gaggio Montano, l’innovativo macchinario per pre-trattare e trasformare i rifiuti organici in biogas; denominato Pass, è stato progettato e realizzato dalla Palmieri Group, azienda tra i leader mondiali nei settori di utensili, tunnel, miniere e macchine riciclaggio. Si tratta di un progetto avveniristico poichè riduce da cinque macchinari per il trattamento di questo rifiuto ad uno solo compatto, di circa 10×3 metri. Una novità che pone l’attenzione verso l’eco-sostenibilità e che individua una soluzione semplice per lo smaltimento dei rifiuti, attuabile in tutti gli impianti. Da solo il macchinario separa rifiuti plastici e ferrosi, con una resa di 15 tonnellate l’ora, fino ad arrivare a spremere la parte “molle” restante in una purea che, immessa in bio-digestori, è pronta ad essere utilizzata per produrre biogas. Pass è dotato delle più moderne e avanzate tecnologie, completamente automatizzato è composto da più moduli: un modulo di pretriturazione, posto nella parte superiore della macchina ed un gruppo di spremitura; tra i due moduli può essere aggiunto un modulo deferrizzatore. La macchina infatti viene alimentata dall’alto, tramite appositi sistemi di carico; il rifiuto entra in una zona di pretriturazione, regolabile secondo il tipo di rifiuto, e a caduta passa successivamente in una vasca che alimenta a sua volta il gruppo di spremitura.”Pass è stato concepito per migliorare l’efficienza operativa e produttiva all’interno degli impianti di trattamento dei rifiuti – commenta Stefano Palmieri, Presidente Palmieri Group – è versatile, compatta, robusta e grazie alla facile accessibilità a quasi tutte le parti della macchina, risulta molto semplice anche la sua manutenzione”.
Il Sindaco di Gaggio Montano, Maria Elisabetta Tanari, ci ha dichiarato: “Siamo orgogliosi che questa macchina, unica nel suo genere, sia nata nel nostro Comune; auspichiamo la piu’ ampia diffusione perchè permetterà di innescare un ciclo virtuoso dei rifiuti trasformandoli in risorsa in un’ ottica eco-sostenibile”. Il primo macchinario è stato messo in funzione in provincia di Pavia e, nel mese di giugno, un secondo macchinario partirà per la Croazia.
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Lo S’Ozzastru è il re degli ulivi in assoluto e si trova in Sardegna
Il patrimonio naturalistico italiano conta oltre 3200 alberi monumentali, meglio conosciuti come i “patriarchi”.Per valorizzarli il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali – Direzione generale dell’Economia montana e delle Foreste, ha indetto un suggestivo concorso fotografico denominato “Rimettiamoci in cammino”, indetto in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente. La scadenza è il 15 ottobre 2020.
Essenziali le regole: i soggetti dovranno essere solo ed esclusivamente gli alberi monumentali inscritti all’Elenco ufficiale, disponibile sul sito del MIPAAF; le foto dovranno mettere in risalto elementi di pregio e mostrare l’esemplare sia nel suo insieme che nei particolari più peculiari; gli scatti – massimo tre – dovranno essere accompagnati da un breve testo che descriva la relazione che intercorre tra l’albero, il
La Quercia di Pinocchio che si trova nel Parco di Villa Carrara a Capannori (LU)
luogo e la comunità in cui è radicato, storie e leggende o, comunque, le particolarità che lo rendono unico. Le foto giudicate più significative saranno premiate diventando così le immagini del Calendario AMI 2021 e verranno pubblicate sul sito del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nella sezione “Alberi monumentali” per rimarcare, come ha sottolineato la Ministra Teresa Bellanova, l’impegno a farli conoscere e a preservarli.
Oggetto del concorso sono gli AMI – Alberi monumentali d’Italia, presenti nell’Elenco nazionale redatto ai sensi della Legge n. 10/2013 e del Decreto 23 ottobre 2014 e disponibile sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali alla pagina https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15290 .
Ogni concorrente potrà presentare un massimo di tre fotografie di cui due dell’albero intero, una verticale e una orizzontale, e una di dettaglio.
Testo e fotografia potranno essere inviate al MIPAAF entro il 15 ottobre 2020, all’indirizzo difor4@politicheagricole.it e, p.c., all’indirizzo ami.progetto@gmail.com. L’intero Regolamento, da leggere con la massima attenzione, si trova nel sito ufficiale del Ministero: www.politicheagricole.it nell’area “Comunicati stampa“.
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Il distanziamento non ferma il giornalismo specializzato. Alla Giunta UNAGA, convocata in sessione virtuale, hanno partecipato il 29 maggio il Presidente Roberto Zalambani, il Segretario Generale Gian Paolo Girelli, il Presidente del Comitato Tecnico Scientifico Mimmo Vita, la vice Presidente Geppina Landolfo, la responsabile dei rapporti internazionali Lisa Bellocchi e il Tesoriere nonchè responsabile del sito e di sede Efrem Tassinato. Il vice Presidente vicario Donato Fioriti ha inviato una memoria scritta sui punti all’ordine del giorno.
E’ stato auspicata una differente proporzione tra iscritti al Sindacato e Arga regionali per consentire anche alle realtà piu’ piccole di avere una propria rappresentanza. Sono stati affrontati i problemi piu’ urgenti che hanno di fronte gli enti di categoria: FNSI, Ordine, INPGI e CASAGIT, e gli impegni a sostegno dei colleghi in questa fase eccezionale di crisi. E’ stata valutata positivamente la sperimentazione di piattaforme virtuali di convegni e formazione a distanza proposte da ARGAV, La Federazione mondiale IFAJ si appresta al rinnovo delle cariche mentre il network europeo ENAJ terrà i direttivi on line.
Consolidati i rapporti con i Ministeri delle Politiche Agricole e dell’Ambiente e con la FAO che inviano all’UNAGA in tempo reale tutti i comunicati e le convocazioni stampa. Successo di alcune attività promozionali della professionalità dei colleghi: il ChièChi dell’alimentazione e del gusto italiano edito da Crisalidepress di Milano e la Giornata mondiale della bicicletta promossa dall’ ONU.
E’ stato auspicato che si possa realizzare un’ immagine coordinata tra UNAGA e le Arga sia a livello di tessere che di vetrofanie. E’ stato infine deciso di tenere il prossimo Consiglio nazionale a Roma nel mese di settembre in presenza, se l’emergenza Covid 19 lo consentirà; in caso contrario l’incontro si svolgerà su una piattaforma virtuale.
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