di Fabrizio Salce, Arga Piemonte Valle d’Aosta e Cts Unaga
Una terra chiamata Roero di cui ne fanno parte 25 territori comunali su una superficie di 420 km² e con una popolazione di circa 75.000 abitanti. Le tante torri e castelli presenti in questo anfratto di Piemonte testimoniano un passato nobile e aristocratico.
Il paniere dei prodotti tipici è decisamente variegato: i vini rossi e bianchi, le pesche, le fragole, le pere della Madernassa, le nocciole del Piemonte e le castagne. E poi la tinca gobba, gli asparagi, le carni e l’elemento più rappresentativo della cucina: il tartufo bianco, che qui è l’ultimo della stagione ma il primo dell’annata. Lo si cerca e raccoglie infatti durante le prime settimane dell’anno nuovo.
Molte sono le cantine roerine 4 delle quali le troviamo nel Comune di Montaldo Roero. Le 4 cantine di Montaldo Roero sono piccole realtà famigliari che producono i vini tipici di questa terra come il Roero, l’Arneis, la Favorita, la Barbera e meritano di essere menzionate.
Iniziamo con una Ilaria Bertello e la sua famiglia. Li conosciamo come Cascina Ciapat, un nome curioso che deriva dal bricco Ciappetto. Ilaria, mamma da meno di un anno, rappresenta la quarta generazione. Il bisnonno Giacomo, il nonno Antonio, il papà Giacomo, lo zio Piero e il fratello Luca. In cascina si lavorano 15 ettari di vigneto, una parte delle uve viene venduta e un’altra vinificata per una produzione di circa 20 mila bottiglie. Tra i loro vini spiccano il Roero DOCG, e l’Arneis DOCG. La storia dell’azienda risale al 1890 ed situata in frazione San Rocco.
A pochi metri di distanza, sempre a San Rocco, l’allegro sorriso di Giovanni Frea con il fratello Lorenzo. Pur essendo un’azienda tramandata da generazioni una svolta importante l’ha vissuta nel 2002 e da quella data la crescita è stata costante. Terreni e condizioni climatiche favorevoli, ma anche investimenti tecnologi e tanta passione nella produzione dei loro vini. Nebbiolo, Arneis, Favorita, Barbera giusto per citarne alcuni.
A San Giacomo di Montaldo, un’altra frazione, il simpatico e gentile Giuseppe Parussa, in Cascina Foetto, produce circa 10 mila bottiglie all’anno lavorando 3 ettari di vigneto. Beppe è un pronipote, nipote e figlio di uomini che da sempre hanno fatto vino e di conseguenza lui ha imparato dal papà. La famiglia è originaria della borgata Cagnola e non si esclude che affondi le proprie radici nel lontano 1200. Langhe Arneis, Langhe Roero e poi Barbera, Nebbiolo tutti vini tipici con una dichiarata identità territoriale.
Nel capoluogo, a Montaldo, due giovani: Giorgio ed Edoardo Musso. Montaldesi DOC, nonni e genitori di Montaldo dunque veraci al 100%. Producono poche bottiglie, molta dell’uva raccolta viene infatti venduta ad altre realtà produttive, ma varie sono le referenze. Per esempio i classici vini già citati per gli altri 3 ma espressi con una filosofia operativa che sposa perfettamente il rispetto per le tradizioni contadine unite al pensiero moderno. L’azienda è situata nel centro storico del paese e oltre al vino è attiva anche nella produzione di nocciole e miele.