Un’altra DOC si aggiunge all’eccellenza del vino marchigiano, è il San Ginesio, vino rosso ottenuto dal vitigno Serrapetrona coltivato nel territorio della Comunità Montana Monti Azzurri. Si è svolta nel Teatro di San Ginesio il 20 settembre scorso la festa di battesimo organizzata da Giampiero Feliciotti, Presidente della Comunità Montana, in collaborazione con l’amministrazione Comunale e Consorzio il di Tutela della Vernaccia di Serrapetrona. Padrino del nuovo nato l’enologo Luca Maroni autore di molte pubblicazioni di settore che ha presentato le caratteristiche del vino e messo in evidenza le peculiarità che lo caratterizzano e differenziano dalla DOCG Vernaccia di Serrapetrona.Il disciplinare di produzione di quest’ultima infatti prevede che almeno il 40% delle uve siano passite, mentre San Ginesio DOC sia nella tipologia Rosso che Spumante dolce e secco sono vinificate direttamente in cantina dopo la raccolta. Il vino San Ginesio Doc possiede caratteristiche che lo contraddistinguono dagli altri rossi e che contribuiscono a connotare il territorio, ha affermato Alberto Mazzoni, Direttore dell’ Istituto Marchigiano tutela vini.
“Le Marche, più di altre regioni hanno saputo fare squadra portando negli ultimi anni il livello qualitativo del vino e dell’olio ai massimi livelli,“ ha ricordato Guido Stecchi, giornalista gourmand promotore dell’Accademia delle 5 T Territorio, Tipicità, Tracciabilità, Trasparenza, movimento culturale che raccoglie le aziende d’eccellenza. Un territorio dove le eccellenze non mancano, premiati per la qualità dell’offerta gli migliori agriturismi della Comunità Montana Monti Azzurri.
Alla manifestazione sono intervenuti Mimmo Vita Presidente Unaga Unione Nazionale delle Associazioni Giornalisti Agricoltura, Alimentazione, Ambiente, Territorio, Foreste, Pesca, Energie Rinnovabili e Luana Spernanzoni presidente Arga Marche e numerosi giornalisti di settore.